Sono coinvolti anche la Asl di Bari, il Policlinico Riuniti di Foggia e il Politecnico di Bari nel progetto Telemachus, la sperimentazione di telemedicina che ha l’obiettivo di sviluppare un braccialetto smart e un’applicazione per curare i pazienti a distanza e monitorare la diffusione del Covid-19 fra medici e operatori sanitari. Telemachus – acronimo di Telemedicine Monitoring and Collaborative Hub-and-Spoke System, è guidato da un consorzio italiano attivo nella space economy e co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e sarà testato in Puglia e nell’ospedale Spallanzani di Roma.
Il sistema nasce dalla collaborazione tra attori del settore sanitario, spaziale, accademico e high-tech e, una volta sviluppato, consentirà di curare i pazienti a distanza, attraverso un’interazione diretta con i medici di base all’interno di un modello organizzativo hub-and-spoke, in cui l’autorità sanitaria (hub) coordina le attività dei medici di base in relazione ad un protocollo di sicurezza sanitaria approvato. Telemachus permetterà , inoltre, di monitorare le condizioni di salute di medici ed operatori sanitari all’interno di strutture ospedaliere, permettendo di isolare casi di infezione e ricostruire la catena di contagio.
Il braccialetto e la app sfrutteranno la tecnologia spaziale GNSS (quella del GPS e Galileo) per monitorare in maniera anonima la posizione dei pazienti, che potranno essere così localizzati per permettere alle autorità sanitarie di intervenire qualora i parametri vitali diventassero critici. Inoltre, la stessa tecnologia permetterà di incrociare i dati ambientali per studiare eventuali correlazioni con la diffusione del virus. Il sistema consentirà inoltre il tracciamento dei contatti all’interno di strutture ospedaliere, per aiutare a proteggere i medici negli ospedali e isolare i casi di infezione all’interno di luoghi chiusi.