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Bari, processo contro 33 attivisti di Casapound: anche la Regione Puglia si costituisce parte civile

Pubblicato da: redazione | Sab, 10 Ottobre 2020 - 17:15
Casapounf

La Regione Puglia ha deciso di costituirsi parte civile, con il patrocinio dell’Avv. Alessandro Russi, nel processo incardinato dalla Procura di Bari a seguito dei fatti del 21 Settembre 2018 in cui soggetti marcatamente fascisti aggredivano militanti antifascisti durante una manifestazione.

Sono 33 gli imputati per i reati di cui agli artt. 1 e 5 L.645/1952  (partecipazione a pubbliche riunioni mediante manifestazioni usuali del disciolto partito fascista et attuazione del metodo squadrista come strumento di partecipazione politica) artt.81 n.2 110, 576, comma 1, n.2, 582 e 585 e 337 c.p. (lesioni a più soggetti mediante l’utilizzo di armi e ostacolo allo svolgimento del servizio di ordine pubblico mediante violenza e minaccia nei confronti delle forze dell’ordine intervenute).

La gravità dei reati contestati in esecuzione di un medesimo disegno criminoso “giustificato dalla ideologia fascista”, il coinvolgimento tra i soggetti danneggiati, oltre che di privati cittadini, anche di appartenenti alle forze dell’ordine, gli interessi da sempre tutelati e rappresentati dall’Ente, così come espressamente previsti dalle norma statutarie in essere, e dei diritti costituzionalmente garantiti, ed il grave d’anno d’immagine che tali fatti hanno rappresentato richiedano e legittimino la costituzione di parte civile  della Regione nell’interesse collettivo, in quanto tale certamente meritevole di tutela.

In tale ottica la Regione Puglia, da sempre impegnata a combattere ed a contrastare tale fenomeno, anche al fianco delle varie associazioni, ha da tempo  siglato il protocollo d’intesa che istituisce l’Osservatorio regionale sui neofascismi, approvato con delibera della Regione Puglia a seguito di intesa con Act, Anpi, Arci, Cgil, Libera, Rete della Conoscenza e Unione degli studenti

L’Osservatorio regionale oggi è impegnato nel al costante monitoraggio, su tutto il territorio regionale, degli episodi, delle iniziative, delle attività di singoli o di gruppi organizzati che rivelino ispirazione e caratteri fascisti, razzisti, xenofobi, fornendone adeguata documentazione all’Osservatorio che provvederà, con cadenza annuale, a renderne conto in un rapporto cui andrà assicurata la massima pubblicità.

 

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