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Covid in Puglia, protocollo per gestire i pazienti: ricovero immediato anche per fumatori over 65

Pubblicato da: redazione | Mar, 24 Novembre 2020 - 18:00
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Un protocollo per la gestione terapeutica dei pazienti Covid è stato elaborato in Puglia dai medici della Fimmg, Società Italiana Interdisciplinare per le Cure Primarie (Siicp) e dalla Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), con la supervisione del professore Gioacchino Angarano, uno dei 15 medici pensionati tornati in corsia per dare una mano nell’affrontare l’emergenza coronavirus in Puglia.

Il protocollo fa parte integrante dell’accordo con cui Regione Puglia e medici di base e pediatri hanno dato il via libera ai test rapidi eseguiti anche dai medici di famiglia. Il protocollo prevede che se non c’è ancora conferma della positività ma il paziente presenta alcuni sintomi, come febbre superiore ai 37,5 gradi, tosse, venga somministrato paracetamolo e sedativi della tosse. Se la positività al Covid è confermata ma non ci sono sintomi, non è prevista alcuna terapia farmacologica, ma solo sorveglianza sanitaria.

Quando, invece, si è davanti a una forma di contagio di moderata o media gravità (paziente con sintomi compatibili con broncopolmonite interstiziale senza comorbidità), è necessario attivare subito l’Usca e se necessario valutare l’inizio di una terapia antibiotica o uso di cortisonici. “La terapia antibiotica – si legge – per sospetta sovra-infezione batterica va valutata e scelta sulla base del quadro clinico. Non è raccomandata nelle prime 48-72 ore”. Mentre “la terapia cortisonica non va iniziate prima delle72 ore e solo nei pazienti che presentano un peggioramento dei valori di saturazione e necessitano di terapia con ossigeno”. In caso di peggioramento delle condizioni cliniche va avviato il ricovero.

I casi “ad alto rischio ospedalizzazione”, invece, riguardano pazienti con più di 65 anni che hanno altre patologie croniche come: ipertensione, problemi cardiovascolari, diabete, obesità, insufficienza renale, immunodepressione, infezione da Hiv. Anche i fumatori con più d 65 anni sono “a rischio”, così come i pazienti oncologici. In questi casi va subito attivato il ricovero. ANSA

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