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Bari, un’estate calda e… molto sporca. Retake: “La colpa non è solo dell’inciviltà”

Pubblicato da: redazione | Gio, 26 Agosto 2021 - 07:15

Retake, il movimento civico che si impegna per sensibilizzare sui temi dell’ambiente, fa  un punto sull’estate appena trascorsa. Un’estate fatta di foto di immondizia in ogni angolo della città e di lunghe polemiche. E alla fine di questa calda estate si fa un bilancio. Bilancio delle responsabilità. Anche di quelle da condividere.

“Lo scorso 8 giugno, insieme a diverse associazioni del territorio – scrive in una nota Retake –  abbiamo convocato un’assemblea cittadina alla presenza di Amiu Puglia e dell’assessore all’ambiente Pietro Petruzzelli.
Era l’indomani dell’apertura post lock down e ci trovammo sommersi di rifiuti: spiagge impraticabili, bivacchi ovunque, parchi devastati dagli effetti di un asporto fuori controllo.
Il moto di protesta e indignazione cosa ha generato?
In questi mesi abbiamo visto l’eccellente opera delle cooperative per la pulizia delle spiagge cittadine (costo 400mila euro), abbiamo anche verificato i benefici dei doppi turni degli operatori (cosa rivoluzionaria alle nostre latitudini ma lo svuotamento dei cestini solo al mattino era diventato insostenibile) e addirittura dei lavaggi stradali anche se a fine estate, un’estate torrida come mai prima con 3 mesi di siccità e punte di 42 gradi.

Il bilancio qual è – Nonostante gli interventi citati la città è risultata sporchissima!
Saranno stati i periodi di ferie di operatori e forze dell’ordine , la valanga di turisti o una strana serie di eventi che non riusciamo ancora a comprendere ma il fatto innegabile è che abbiamo ricevuto segnalazioni da quasi tutti i quartieri della città . Odori nauseabondi, cumuli di rifiuti, bidoni strapieni nella maggioranza dei casi. Di sicuro il culmine si è raggiunto nei quartieri con il porta a porta e in prossimità degli esercizi commerciali in particolare quelli che fanno dell’asporto il loro punto di forza.

La cause? – Molti sono concordi nell’attribuire le colpe all’inciviltà infatti abbiamo realizzato un sondaggio su facebook a valle di un increscioso evento a ferragosto nella pineta san Francesco i cui risultati sono riportati qui. Su 331 voti le cause sono andate a:
48% inciviltà, 21% cestini insufficienti, 14 % intervento amiu non tempestivo, 7.5% mancata sorveglianza, 6.3% assenza di multe. Ma non si può attribuire ogni singolo disagio all’inciviltà . In molte zone della città sono stati segnalati ritardi nella raccolta dei rifiuti, mancate raccolte e mancanti interventi (in alcuni quartieri del tutto assenti) delle forze preposte al controllo. Tant’è che, come testimoniano le immagini, diversi cittadini e turisti sono stati sorpresi in pieno giorno e anche in zone centrali ad abbandonare sacchi di immondizia indifferenziata .
La soluzione a questo problema potrebbe essere una campagna educativa massiccia, una comunicazione spinta nei luoghi pubblici, un incremento dei progetti scolastici su educazione civica e ambiente ma in questo modo ,se tutto andasse bene , vedremmo qualche risultato tra 20 anni.
Il problema purtroppo è che non abbiamo venti anni !
Vedere Bari ridotta così altri 20 anni ci farà morire di crepacuore e roghi tossici.

Servono di sicuro controlli, servono multe, sistemi rivoluzionari di gestione dei rifiuti urbani e sistemi di controllo dei rifiuti prodotti dagli esercizi commerciali.
Abbiamo recentemente proposto di istituire come a Roma un nucleo di polizia sul modello dei NAD (nucleo ambiente e decoro). Abbiamo anche chiesto un servizio informatizzato di denunce con casella mail dedicata dove poter inviare video e foto di illeciti commessi da cittadini comuni.

Insomma servono azioni che siano proporzionate e adeguate al nostro livello di inciviltà serve potenziare i servizi di raccolta e controllo. Non possiamo avere la stessa gestione dei rifiuti del nord europa a meno che non si spostino 300.000 baresi scambiandoli con 300.000 scandinavi.

Ringraziamo tutte le associazioni che lottano ogni giorno per preservare il nostro territorio, che sono sentinelle di civiltà e rispetto per l’ambiente e che non vogliono in nessun modo vedere vanificati i propri sforzi e sacrifici. Grazie a @vogliamo santo spirito pulita, @associazione marinai santo spirito, @moh, @area 167, Circular Economy Club – CEC, Greenpeace Gruppo Locale Bari, Associazione Residenti San Cataldo – Bari, @associazione genitori marconi”. (Foto Facebook)

 

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