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Puglia, farmacisti in stato di agitazione: “Esclusi dalla campagna vaccinale antinfluenzale, enormi disagi per i cittadini”

Pubblicato da: redazione | Mer, 21 Dicembre 2022 - 12:30

In tutte le farmacie italiane i cittadini possono vaccinarsi contro l’influenza, ma in Puglia non si può a causa dell’esclusione della rete delle farmacie convenzionate dalla campagna di vaccinazione antinfluenzale 2022-2023 per gli over 60, cioè la popolazione che ha diritto alla gratuità della prestazione, al momento delegata in maniera esclusiva ai medici di famiglia. Questo è uno dei motivi per cui Federfarma ha paventato oggi in Puglia, dalla sede di corso Alcide De Gasperi, l’annuncio dello stato di agitazione permanente, al termine di un incontro con i giornalisti voluto proprio per spiegare i motivi della protesta.

Un incontro a cui hanno partecipato Francesco Fullone, presidente di Federfarma Puglia, Michele Dalfino Spinelli, segretario della Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia e vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat e Matteo Valentino, segretario regionale di Cittadinanza Attiva.

“Escludere le farmacie – si legge in una nota –  dalla prevenzione antinfluenzale per gli over 60 è davvero un paradosso a fronte della campagna mediatica, “Vacciniamoci contro il Covid-19 e l’influenza stagionale”, promossa quest’anno dal Ministero della Salute proprio in collaborazione con Federfarma. Una campagna che per il 2022/2023 si è posta l’obiettivo, a livello nazionale, di riuscire a proteggere almeno il 75% degli over 65 e il 95% nelle categorie a rischio. Interventi finalizzati a ridurre gli accessi in pronto soccorso per febbre e per le complicanze dell’influenza specie in considerazione dei dati allarmanti segnalati dall’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, che stimano circa 40.000 persone colpite dal virus nella settimana dal 5 all’11 dicembre, con un’incidenza pari a 11,28 casi per 1000 assistiti”.

Del luglio scorso la circolare del Ministero della Salute attraverso cui si raccomandava di anticipare la campagna vaccinale per l’influenza comune. In Puglia la prevenzione è partita il 5 ottobre escludendo le prestazioni a carico del Servizio Sanitario in farmacia per gli over 60, e consentendo solo dalla metà di dicembre quelle a pagamento per tutta la fascia di popolazione interessata all’acquisto del vaccino.

“Non riusciamo a comprendere le ragioni per cui la Regione Puglia abbia scelto di non prevedere di affidarsi anche alle farmacie per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali agli Over 60. Una scelta che allo stato attuale ha prodotto un sensibile rallentamento nei tempi della prevenzione, favorendo la circolazione del virus quest’anno assai aggressivo, e gravando sul lavoro dei medici di famiglia. Una scelta incomprensibile anche a fronte dell’impegno delle farmacie, trasformate in centri vaccinali ausiliari per il contrasto alla diffusione del Covid con oltre 250mila vaccinazioni somministrate in Puglia fino a ottobre scorso – lamenta Francesco Fullone, presidente di Federfarma Puglia -. Abbiamo scritto al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità ma non abbiamo ricevuto risposta da parte loro. L’unico che ci ha inviato una nota è stato il dott. Montanaro, direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia, che ci ha riferito, pur nella valutazione positiva di un eventuale apporto delle farmacie alla campagna vaccinale antinfluenzale, mancano i fondi per questa attività nel bilancio autonomo della Regione. Come Federfarma però vogliamo sottolineare al decisore politico che anche regioni attualmente in piano di rientro hanno recepito l’accordo. Non capiamo perché la Puglia abbia invece deciso di negare questa possibilità ai cittadini” incalza Fullone.

Ma i disagi lamentati dalle farmacie del territorio riguardano anche uno scorretto funzionamento del SIST, il sistema informatico regionale dove i medici di famiglia inviano le ricette elettroniche dei propri pazienti e le farmacie le possono scaricare. Dovrebbe essere un servizio senza intoppi e invece spesso si registrano discontinuità di funzionamento per cui il medico non riesce a inserire le richieste in tempo reale, e il farmacista non riesce quindi ad accedere al fascicolo sanitario elettronico e non può consegnare i farmaci al richiedente, il che causa evidentemente un rallentamento nella continuità delle cure.

Altra nota stonata in Puglia è quella della distribuzione dei presidi per pazienti diabetici. Esiste un accordo tra Regione Puglia e farmacisti per cui le farmacie hanno il compito di distribuire i presidi medici (striscette per autocontrollo e aghi) per conto della Asl ai pazienti che ne hanno diritto. Il problema nasce quando il cittadino è costretto a recarsi più volte in farmacia per ritirare quello che serve.

“Insieme ai medici di famiglia, le farmacie e i farmacisti rappresentano presidi di consulenza e soccorso per il territorio; si pensi all’elettrocardiogramma in farmacia o ai test per tenere sotto controllo colesterolo, glicemia e altre patologie che si possono eseguire da tempo anche in farmacia. Tra questi anche lo screening del Colon retto che fa parte dei Lea e che stiamo continuando a garantire, anche in assenza del rinnovo dell’accordo con la Regione per non inficiare questa importantissima attività di prevenzione per i cittadini. Ci rendiamo conto che alcuni dei problemi che stiamo denunciando oggi non dipendono direttamente dalla responsabilità della Asl o della Regione Puglia. Ma lavorare così per noi farmacisti è sempre più complicato. Questo incontro e l’ipotesi di entrare in stato di agitazione che stiamo valutando non devono essere intesi come atti contrari alle politiche della salute coordinate dalla Regione, bensì come una richiesta di coinvolgimento nella definizione del nuovo modello di assistenza territoriale, specialmente con riferimento ai nuovi servizi di telemedicina alla cui programmazione tutte le Regioni stanno già lavorando nell’ambito degli obiettivi fissati dal PNRR, per il bene della salute pubblica. Il nostro auspicio è quello di poter incontrare l’assessore alla Salute e il presidente Emiliano di persona per studiare con loro un percorso di collaborazione permanente. Le farmacie, se ne sono resi conto tutti in questi anni, sono i primissimi presidi di sanità sul territorio. Proseguire quindi sulla strada della Farmacia dei Servizi è determinante e dirimente per la cura e la tutela della salute dei cittadini. Noi siamo disponibili anche domai a iniziare questo dialogo. Aspettiamo solo di essere convocati” conclude Fullone.

“I farmacisti sono professionisti preparati, formati e pronti e sono disponibili sin da subito a porre in essere tutte le attività di prevenzione e a sostegno della salute dei cittadini” ha ribadito Michele Dalfino Spinelli, segretario della Consulta degli Ordini dei Farmacisti di Puglia e vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat.

“Come associazione vogliamo innanzi tutto ringraziare i farmacisti per l’importante aiuto e ruolo svolto durante la pandemia Covid. Condivido pienamente le rivendicazioni della categoria e mi auguro che la Regione Puglia possa nei prossimi giorni convocare un tavolo per definire come garantire la continuità dei servizi oggi erogati, ed estenderli ad altre attività” ha sottolineato Matteo Valentino, segretario regionale di Cittadinanza Attiva.

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