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Assegno unico e universale per i figli a carico: le novità da gennaio 2023

Pubblicato da: Adalisa Mei | Mar, 10 Gennaio 2023 - 13:00

Buone notizie in arrivo da gennaio 2023 per l’assegno unico e universale per i figli, il sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. L’Inps infatti è pronta a riconoscere le maggiorazioni degli importi previste dalla Legge di Bilancio 2023.

In linea generale, la manovra 2023 stabilisce una maggiorazione dell’assegno per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari molto numerosi, con tre o più figli a carico, di cui almeno sotto i 3 anni. In particolare, per il 2023 è previsto un aumento del 50 per cento dell’assegno per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce Isee di riferimento. L’importo più alto passerà da 175 a 262 euro mensili.

L’aumento del 50% dell’assegno è previsto anche per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico e un valore Isee sotto i 40.000 euro. In questo caso l’importo aumenta del 50 per cento per ogni figlio sotto i 3 anni.

Le altre due novità riguardano invece i disabili e i nuclei con 4 figli o più. I disabili maggiorenni che vivono a carico della famiglia potranno beneficiare dell’assegno universale base e fino all’età di 21 anni delle specifiche maggiorazioni riservate ai disabili minorenni. In presenza di almeno 4 figli la maggiorazione ad hoc di 100 euro salirà a 150 euro.

L’Inps inoltre rende noto che dal 1° marzo 2023 coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 abbiano presentato una domanda di assegno unico e universale (AUU) per i figli a carico, accolta e in corso di validità, beneficeranno dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps, senza dover presentare una nuova domanda. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’ Isee per poter usufruire dell’importo completo.

I richiedenti dovranno tuttavia comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di assegno unico trasmessa all’Inps prima del 28 febbraio 2023 (ad esempio: nascita di figli, variazione/inserimento della condizione di disabilità, separazione, variazioni Iban, maggiore età dei figli), integrando tempestivamente la domanda già trasmessa.

Per la quantificazione dell’assegno unico permane, per tutti i beneficiari, l’obbligo di presentare la nuova Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per il 2023, per rinnovare l’ Isee . In assenza di una nuova Dsu, correttamente attestata, l’importo dell’assegno unico sarà calcolato a partire da marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti.

Potranno invece presentare la domanda coloro che non hanno mai fruito dell’assegno unico e quanti avevano prima del 28 febbraio 2023 trasmesso una domanda che non è stata accolta o che non è più attiva. Le domande possono essere presentate tramite: servizio online; Contact center; patronati e app Inps Mobile.

Per quanto riguarda la decorrenza della prestazione si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno 2023 – l’assegno unico è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno.

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