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Disordini in piazza San Carlo a Torino, condannata Appendino

La solidarietà del sindaco Antonio Decaro: "Condanna che non ci può lasciare indifferenti"

Pubblicato da: redazione | Mer, 28 Giugno 2023 - 08:54
foto facebook

E’ stata confermata dalla Corte di Assise di appello la condanna di Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e ora parlamentare M5S, a 1 anno e 6 mesi di carcere per i fatti di piazza San Carlo. Il processo si riferiva a quanto accadde la sera del 3 giugno 2017, quando tra la folla che seguiva su un maxischermo la finale di Champions League si scatenò il panico. Vi furono circa 1.600 feriti, tra cui due donne che in seguito morirono per le lesioni. Il processo si riferiva a presunte carenze nell’organizzazione e nella gestione dell’evento in piazza.

“Il mio pensiero – ha detto ieri l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino – in qualità di donna e rappresentante delle istituzioni, al di là di ogni questione giudiziaria, è sempre stato rivolto alle vittime e ai loro affetti. Come molti di voi ricorderanno, un gruppo di malintenzionati armati di spray urticante scatenò il panico in piazza durante la proiezione della finale di Champions League per rubare gioielli e preziosi. Nel caos che generarono, molte persone rimasero ferite e due persero la vita. Per questo folle gesto i quattro rapinatori stanno scontando una pena definitiva di 10 anni per omicidio preterintenzionale. Ed è per le conseguenze di questo stesso gesto che sono stata chiamata anche io, in quanto Sindaca all’epoca, a rispondere di quanto accaduto”. “Come sapete – conclude – mi sono sempre difesa dalle accuse all’interno dei processi, senza timore e a testa alta e continuerò a farlo. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, soprattutto durante quei giorni estremamente difficili dal punto di vista professionale e umano”.

 

“Nel rispetto della sentenza di appello voglio esprimere vicinanza a Chiara Appendino – ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro –  In un Paese nel quale il sindaco non è responsabile dell’ordine pubblico, la sua condanna, a fronte di tutte le altre assoluzioni, non può lasciare indifferenti. Mi chiedo con quale spirito un sindaco possa accingersi a organizzare qualche grande evento pubblico questa estate sapendo che viene considerato responsabile di qualunque cosa accade nel proprio comune per il solo fatto di essere il sindaco”. (foto facebook)

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