Il caso di via Manzoni e della futura pedonalizzazione approda nel Consiglio municipale. Ad affrontarlo il consigliere Giuseppe Corcelli che ha chiesto al presidente Lorenzo Leonetti delucidazioni in merito al progetto previsto dal Comune e fortemente contestato da commercianti e residenti.
“Noi consiglieri – spiega Corcelli – siamo stati avvisati in merito alla pedonalizzazione di via Manzoni ma solo di tre isolati. Abbiamo invece letto che la pedonalizzazione riguarderà l’intera strada. Ma nessuno ci ha detto nulla, nessuno ci ha coinvolto. Ho chiesto a Leonetti delucidazioni in merito. E leggiamo che i lavori sono persino stati affidati. A questo punto credo che siano arrivati i tempi giusti per confrontarsi ed udire in municipio residenti e commercianti come da me proposto qualche mese fa. Per me è fondamentale in politica il rispetto dei ruoli per questo mi permetto di dirle che trovo irrispettoso che noi consiglieri di municipio non siamo stati avvertiti di questo cambiamento drastico progettuale e che non sia stata data la possibilità (come da me proposto) a residenti e commercianti di confrontarsi con noi in municipio e perchè no proporre delle idee migliorative alle linee progettuali. Voglio ricordare a tutti i consiglieri che siamo stati eletti non per fare i soldatini ma per cercare di fare da collante tra amministrazione e cittadini rispettando sempre le regole”.
“Io sono assolutamente favorevole alla riqualificazione di via Manzoni ma non ad oggi alla chiusura totale della stessa, perché il contesto attuale dei luoghi e cioè, tanti locali chiusi, mancanza di posti auto e la presenza di ben tre istituti scolastici (2 su via Manzoni Comunali e uno su via Putignani privato), non permetterebbe a residenti, visitatori e commercianti di convivere in modo sereno”.
“Quindi se realmente ci saranno le condizioni di chiudere tutta via Manzoni al traffico e renderla pedonale bisogna in primis recuperare i circa 200 posti auto attuali e recuperarne altrettanti per rilanciare le vecchie e le nuove attività e non solo; andrebbe rivista la viabilità e il servizio pubblico. Solo in questo modo anche i residenti accetterebbero più volentieri il tutto – conclude – Per finire mi permetto di dare un suggerimento, alle ripartizioni, agli assessori e al sindaco di comunicare con note scritte direttamente con l’intero consiglio municipale e non solo con alcuni prediletti che spesso si ritengono conoscenti della politica a 360 gradi mettendo spesso in difficoltà sia gli organi amministrativi municipali che l’amministrazione centrale”.