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Furti fuori dal liceo di Andria, la preside: “Solidarietà ai ragazzi”

La preside chiarisce il perché i monopattini non possono essere sistemati all'interno

Pubblicato da: redazione | Sab, 6 Aprile 2024 - 10:36

In riferimento alle notizie di cronaca , la dirigente scolastica del Liceo Scientifico “Riccardo Nuzzi”, Nicoletta Ruggiero, di Andria chiarisce alcune questioni legate alle condizioni di sicurezza dei luoghi usati per il ricovero dei mezzi, inopinatamente rubati, esprimendo solidarietà alle famiglie vittime dei furti perpetrati all’esterno del perimetro dell’Istituto.

«Siamo tutti dispiaciuti per il furto avvenuto ieri mattina in area esterna all’istituzione scolastica e pertanto di pertinenza del demanio comunale – si legge in una nota – Mi preme precisare, tuttavia, alcune situazioni. In primo luogo deve evidenziarsi che il luogo dei furti documentati è costituito dall’area esterna al perimetro dell’Istituto che comprensibilmente presenta molteplici criticità: 1) intanto v’è la presenza di un cantiere, di pertinenza provinciale, le cui vicende si trascinano, come è ben noto, da ormai 10 anni, che possiede al suo interno uno spazio da destinarsi, a lavori ultimati, a parcheggio di auto, motocicli, biciclette e monopattini, ma al momento evidentemente non disponibile; 2) vi è poi uno spazio esterno, limitato, e con cancello su via Cinzio Violante, contiguo al cantiere, che rappresenta principalmente, in tutta la parte centrale, il punto di raccolta del Piano di evacuazione dell’Istituto e che consente il parcheggio, non custodito, lungo la parte perimetrale, di poche autovetture dei soli dipendenti scolastici e fornitori autorizzati, e non già di utenti (studenti ed esterni).

In secondo luogo, pur esistendo un’area interna al perimetro dell’Istituto, essa non è certamente utilizzabile come luogo di ricovero di automezzi. Non è possibile infatti adibire detto cortile della scuola al parcheggio di biciclette, bici elettriche e monopattini per motivi di sicurezza, come peraltro già ampiamente spiegato a studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico in occasione di svariate interlocuzioni per le vie brevi e regolato con apposita direttiva dirigenziale sin da settembre 2023.

A tanto si è giunti dopo aver constatato, precedentemente a detta regolamentazione, che, durante le prove di evacuazione, i mezzi lasciati in sosta nelle aree interne al perimetro scolastico ostacolavano il passaggio degli evacuanti e l’agevole raggiungimento del punto di raccolta, per cui si è dovuto attuare con urgenza, sentito l’RSPP, le necessarie misure di prevenzione e protezione atte a tutelare l’incolumità della popolazione scolastica e ad eliminare o ridurre le fonti di rischio riscontrate. Solo un limitato numero di auto può dunque essere parcheggiato nel cortile, peraltro ai suoi margini, auto guidate dai dipendenti, in specie dei pendolari provenienti da altre città, che necessitano di una zona di sosta al fine di assicurare il regolare svolgimento del servizio scolastico. Sicché non vi sono altri spazi attrezzati ed attrezzabili in quest’area.

Inoltre anche questo cortile non è controllato, come tutti i cortili delle scuole, non esistendo specifico personale all’uopo preposto, tant’è che negli anni precedenti si sono verificati episodi di furti e incidenti: addirittura, a causa dell’eccessiva foga con cui gli studenti uscivano dal cortile, si è rischiato qualche investimento. Ancora, in più occasioni, lo scorso anno, il cancello di ingresso è stato forzato e danneggiato per furti o ingressi di utenti non autorizzati, rimanendo di fatto aperto, prima di ogni riparazione, ed esponendo così a rischio furti anche l’interno della scuola.

Solo dopo la consegna del cantiere e dell’annessa area esterna sarà possibile attrezzare e regolamentare parcheggi dedicati a monopattini, bici e motocicli, nonché spazi green di cui ben si conosce e si apprezza l’utilità. Fino ad allora, il mio dovere è quello di rispettare e fare rispettare le norme a salvaguardia dell’intera popolazione scolastica di oltre 900 persone (studenti e dipendenti), mantenendo inalterate le regole di sicurezza. Inoltre la mia convinzione è che non vi è democrazia e vera civiltà senza rispetto delle regole anche nei casi ai quali abbiamo assistito.

Solo chi conosce la realtà dei fatti e i rischi su persone e patrimonio pubblico può assumersi la responsabilità di determinate decisioni, prese esclusivamente nel rispetto delle regole e per il bene della Comunità, in ragione del ruolo ricoperto e della deontologia professionale».

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