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Strade statali e distributori no logo: dove conviene il pieno a Bari

E su provinciali. L'indagine di Altroconsumo

Pubblicato da: redazione | Mer, 30 Aprile 2025 - 10:55
benzina

Dopo i rincari sui carburanti registrati a inizio anno e l’annuncio dell’aumento delle accise sul diesel, finalmente arrivano buone notizie sul fronte dei carburanti. Da diversi giorni, infatti, calano i prezzi di benzina e gasolio: un fattore decisamente positivo, considerando che – complici i ponti primaverili – gli italiani si muoveranno di più.

Cala il prezzo di benzina (-2%) e gasolio (-3%) Come confermano i dati del Ministero, spiega Altroconsumo, analizzando le ultime tre settimane il prezzo medio nazionale della benzina è passato da 1,761 euro al litro del 7 aprile a 1,7162 euro al litro del 21 aprile: un calo di oltre il 2% in due settimane. Non male, se si pensa che solo a fine gennaio la media Italia era pari a 1,83 euro al litro per la benzina e circa 1,74 euro al litro per il gasolio. Anche il gasolio registra una riduzione importante, passando da 1,657 euro al litro del 7 aprile scorso a 1,609 euro al litro registrato di lunedì 21 aprile. La discesa è poco sotto il 3% e sta continuando anche in queste ore.

L’analisi dei prezzi in sette città
Per svolgere l’indagine Altroconsumo ha verificato l’andamento dei prezzi grazie al database del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), che pubblica, tutti i giorni, l’aggiornamento dei prezzi praticati dai distributori su tutto il territorio nazionale. Ci siamo concentrati su quanto accade in alcune zone specifiche: le principali città e i comuni che costituiscono il territorio della provincia.

Dal 15 aprile al 21 aprile 2025 sono stati verificato i prezzi di: Bari e provincia; Bologna e provincia; Firenze e provincia; Genova e provincia; Milano e provincia; Roma e provincia; Torino e provincia. Per le diverse giornate è stato verificato dove i prezzi fossero più bassi e individuato presso quale tipo di distributori si ottengono le condizioni migliori per risparmiare sul pieno di benzina e gasolio. Vista la costante differenza di prezzo, l’analisi è concentrata sui prezzi della modalità “self”. Abbiamo anche chiesto ai panelisti della piattaforma collaborativa AC makers delle informazioni rispetto alle loro abitudini relativamente al rifornimento delle auto.

Dove il pieno costa meno? La situazione prezzi è simile sia per la benzina che per il gasolio, ma è variabile da zona a zona. In parecchie zone ci sono però alcuni elementi da considerare per assicurarsi un pieno a buon mercato:

  • i distributori situati sulle principali vie di comunicazione (strade statali e provinciali, non autostrade), nei comuni limitrofi alle grandi città garantiscono maggiori opportunità di risparmio;
  • i prezzi migliori sono registrati nei distributori senza logo, le cosiddette pompe bianche, ma anche presso i distributori che fanno riferimento alle catene di supermercati (in particolare Conad) o nei centri commerciali. Sono state riscontrate queste evidenze soprattutto nel territorio delle province di Bologna, Bari, Milano, Torino e Napoli, in cui per trovare i migliori prezzi di benzina e gasolio bisogna fare il pieno sulle statali e le provinciali, facendo attenzione al prezzo dei distributori no logo e, se capita, di fare il pieno mentre si è al supermercato.

A Milano e Torino si risparmia fino al 5% Nella zona intorno a Milano, in questa settimana il prezzo medio della benzina è oscillato intorno a 1,7 euro al litro. I prezzi minimi nelle varie giornate si sono rivelati ben più bassi della media: tra 1,629 e 1,609 euro al litro. La differenza con la media è arrivata ad essere pari a 9 centesimi al litro: scegliendo al meglio si ha oltre il 5% di risparmio, con un’offerta molto variabile che include i brand più noti e diffusi, ma anche le pompe bianche e i centri commerciali o supermercati.

Per quanto riguarda il gasolio, precisa sempre Altroconsumo, è interessante l’esempio di Torino. Nell’ultima settimana i prezzi medi hanno oscillato tra 1,62 e 1,59 euro al litro. I prezzi più bassi, registrati di solito presso i distributori dei centri commerciali delle cittadine dell’hinterland, hanno toccato il picco minimo di 1,48 euro al litro nella giornata di sabato 19, per poi assestarsi intorno a 1,51 euro al litro nei giorni successivi. Anche in questo caso si può ottenere un risparmio di circa il 5%.

Firenze, Genova e Roma: sì ai benzinai tradizionali La situazione è un po’ diversa in altre località: nel caso delle province di Firenze, Genova e Roma. Anche in queto caso la convenienza è in periferia, ma è più concentrata nel Comune capoluogo, nei pressi delle grandi arterie di comunicazione. In queste province diminuisce sensibilmente l’influenza delle pompe bianche e dei centri commerciali. Vince il benzinaio tradizionale, con i brand maggiormente diffusi sul territorio.

Nel caso di Genova, poi, è stato rilevato una concentrazione della convenienza nella periferia di Levante della città, naturalmente sulle grandi vie di comunicazione. Sebbene il mercato dei carburanti per questo campione di province risulti molto diverso dal precedente, anche in questo caso scegliere bene fa risparmiare, e parecchio: tra i prezzi minimi e il prezzo medio si possono avere anche 10 centesimi di differenza. Il risparmio, nei vari giorni considerati, oscilla tra il 5 e il 6%.

Meglio rifornirsi vicino o lontano dalle grandi città? La convenienza del pieno è legata anche da dove ci si trova. A seconda della provincia, aumenta o diminuisce la convenienza spostandosi nei comuni dell’hinterland e anche in quelli più lontani: nel caso delle province di Torino e Bari, soprattutto, la vicinanza al capoluogo non è sinonimo di convenienza. In questi giorni risulta meglio fermarsi a fare il pieno nei centri urbani della provincia, purché si rimanga sulle provinciali o sulle statali. Una situazione completamente opposta ci viene restituita dai dati del territorio intorno a Milano, dove, invece, i comuni limitrofi alla città sono quelli in cui si trovano i prezzi migliori.

Un caso intermedio sembra essere quello di Bologna: in questi giorni Altroconsumo ha rilevato prezzi convenienti sia nelle città della provincia, sia in periferia del capoluogo. È interessante, in questo contesto, il ruolo della via Emilia, in cui abbiamo rilevato una certa concentrazione di prezzi competitivi. L’analisi dei prezzi tra città e provincia è importante per i continui spostamenti tra hinterland e grandi centri. È importante, soprattutto, rilevare quanto accade ai prezzi sulle strade extraurbane: le statali e le provinciali, appunto. Ce lo confermano anche i rispondenti al nostro questionario AC makers. Rispetto al totale dei rispondenti al nostro questionario, circa sette su dieci percorrono questo tipo di vie di comunicazione.

Pieno in città, quanto mi costi? I percorsi urbani sono importanti: ce lo ricordano anche le persone che hanno risposto al nostro questionario AC makers, per cui gli spostamenti in città sono effettuati in auto da otto rispondenti su dieci. L’analisi, in questo caso, è stata effettuata su un numero inferiore di città. Nei casi di Firenze, Genova e Roma, come si è già osservato, la periferia cittadina offra prezzi competitivi. In aggiunta abbiamo effettuato un focus su Milano. Abbiamo notato che, limitandoci ai distributori presenti nel comune (non si considerano quelli dell’hinterland, già trattati in precedenza), i prezzi migliori sono sempre nelle zone periferiche e nei grandi viali d’accesso al centro. I prezzi minimi osservati, in questo caso, sono superiori a quelli registrati nei distributori dei comuni limitrofi al Capoluogo, ma comunque sotto la media. Un aspetto positivo emerso dalla rilevazione, soprattutto nel caso di Milano, è la distribuzione “diffusa” dei prezzi convenienti: molto meglio per i consumatori, che, indipendentemente dalla zona in cui si trovano, possono trovare distributori che permettono di risparmiare sul pieno di carburante. Spostandosi verso distributori delle zone centrali, il prezzo sale.

Dove i carburanti costano di più? Se ci concentriamo sui prezzi massimi rilevati è più difficile individuare delle caratteristiche comuni. Bisogna prestare attenzione alle zone più centrali delle città e, se possibile spostarsi, come anticipato, verso la periferia, come abbiamo rilevato nei casi di Bologna, di Firenze o di Roma e Genova. Non mancano, però, le eccezioni: i prezzi alti si possono trovare anche sulle strade statali o provinciali. In questo caso si tratta di situazioni più limitate, ma comunque presenti. Abbiamo rilevato questa situazione nella provincia di Bari, dove su una strada provinciale il prezzo della benzina è stato rilevato per alcuni giorni vicino a 1,8 euro al litro, ma anche a Firenze, nelle vicinanze delle autostrade, con prezzi al litro sempre intorno a 1,8 euro al litro. Come fare a scegliere? Non è semplice. Ci possono venire in aiuto le app per la selezione del benzinaio meno caro, per esempio.

Benzina in autostrada: si spende di più Durante questo periodo di ponti l’utilizzo dell’autostrada è molto più frequente tra gli automobilisti e, di conseguenza, anche il rifornimento in un’area di servizio autostradale. I prezzi medi sulle autostrade si sono rivelati più cari rispetto a quanto osservato nei distributori sul territorio circostante.

Facciamo qualche esempio: il prezzo medio per la benzina nelle aree di servizio vicine a Milano è risultato, nei giorni della rilevazione, tra 1,76 euro e 1,8 euro al litro. Sopra la media registrata nelle zone dell’hinterland, che, come abbiamo anticipato, sono anche le più competitive di tutto il circondario della città. È chiaro che gli spostamenti in autostrada vengono effettuati anche tenendo conto del tempo, ma se possibile, una sosta in un distributore poco distante, ci potrebbe far risparmiare. Una verifica dei prezzi, anche in questo caso, può fare la differenza.

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