Incastonato tra le dolci colline dei Monti Dauni, Roseto Valfortore è uno di quei borghi che sembrano sfuggire al tempo, un piccolo universo fatto di pietra, silenzi e panorami incantati. Un luogo dove la Puglia regala ai viaggiatori un’esperienza intima e autentica, lontana dai circuiti del turismo di massa.
Un nome che profuma di rosa e storia
Anticamente chiamato Rosetum, il borgo affonda le sue radici nell’epoca romana. Il nome attuale evoca immediatamente il legame profondo con il territorio: da un lato la rosa selvatica, simbolo spontaneo e fiero della zona; dall’altro la Valle del Fortore, il fiume che da sempre attraversa e nutre la vita del luogo. Due elementi che raccontano di un territorio tanto rigoglioso quanto autentico, culla di storie e tradizioni secolari.
Natura incontaminata e percorsi emozionanti
Chi visita Roseto Valfortore scopre una Puglia diversa, verde e selvaggia, dove la natura è protagonista assoluta. Tra le mete imperdibili ci sono il Monte Cornacchia, la vetta più alta della regione, e il bosco Vetruscelli, un polmone verde “abitato” da funghi, tartufi e piante secolari. Affascinanti anche le cascate del torrente Freddo, ideali per una sosta rigenerante. Per gli amanti del cammino, il tratto locale della Via Francigena della Daunia è un invito a rallentare e a lasciarsi guidare da sentieri antichi e paesaggi mozzafiato.
Un borgo incastonato tra pietra e memoria
Passeggiare per le vie di Roseto significa entrare in una storia millenaria. Qui il tempo ha lasciato le sue impronte su ogni pietra, dagli antichi archi scolpiti dagli scalpellini locali alle chiese che punteggiano il centro storico. Il Castello, il Palazzo Baronale, la Chiesa di Santa Maria Assunta e quella di San Nicola raccontano di dominazioni longobarde, angioine e di famiglie nobiliari come i Di Capua e i Lombardo. Ogni angolo custodisce un pezzo di passato, ogni scorcio è una cartolina d’altri tempi.
Tesori gastronomici da gustare
Ma Roseto Valfortore non è solo bellezza da ammirare, è anche gusto da assaporare. Tra i prodotti tipici spiccano il miele artigianale e soprattutto il tartufo, che cresce spontaneo nei boschi circostanti e viene celebrato ogni anno ad agosto con la suggestiva Sagra del Tartufo. Un evento che unisce natura, cucina e tradizione, offrendo l’occasione perfetta per scoprire i sapori autentici di una terra generosa.