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Bari, palazzo a rischio crollo in via Giulio Petroni: c’è ordinanza

Transennata l'area esterna

Pubblicato da: redazione | Mer, 2 Luglio 2025 - 16:49
A seguito del crollo della palazzina di via De Amicis, il sindaco Vito Leccese ha firmato un'ordinanza contingibile e urgente a tutela della pubblica incolumità per gli immobili in via Luigi Pinto (numeri 2-4-6-8-10), via De Amicis (numeri 1-3-5-7) e via De Robertis (1-3-5-7), per l'esecuzione di opere urgenti di demolizione controllata, frantumazione e spandimento delle macerie. Il provvedimento incarica la Po.E.Q. Progettazione e Manutenzione Strutture del Comune di Bari di fare eseguire tutti gli accorgimenti atti a evitare qualsiasi ulteriore pericolosa conseguenza del dissesto, al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità e sicurezza urbana, e di procedere con la rimozione delle parti instabili, con l’esecuzione di demolizione controllata della porzione residua della palazzina crollata e successiva frantumazione e spandimento delle macerie.  Il provvedimento, autorizzato dalla Procura di Bari, si è reso necessario dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali e dei Vigili del Fuoco, per evitare che lo stato dei luoghi pregiudichi l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, anche in considerazione del fatto che la porzione residua della palazzina confina con edifici adibiti a uso residenziale, prontamente evacuati su disposizione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari. All’attualità, appare infatti probabile una imminente evoluzione del dissesto con un collasso progressivo e non controllato delle porzioni non crollate, dunque è urgente evitare ogni ulteriore evoluzione del cedimento.  Nella giornata di ieri il sindaco di Bari Vito Leccese ha ottenuto dalla Procura della Repubblica l'autorizzazione a procedere con estrema urgenza alle attività di demolizione controllata della porzione residua della palazzina crollata in via De Amicis il 5 marzo scorso. Le attività di demolizione sono cominciate oggi, secondo i tempi e le modalità stabilite d'accordo con il prof. Salvatori, consulente nominato dalla Procura.

Dovranno lasciare l’edificio, interdire l’accesso a tutte le unità immobiliari, avviare interventi urgenti di messa in sicurezza e verificare le condizioni statiche dell’intero stabile sotto la direzione di un tecnico abilitato: sono queste le principali prescrizioni imposte ai proprietari delle palazzine di via Giulio Petroni 22/c-22/d-24-24/a-24/b e via Montello 36, dopo il sopralluogo che ha rilevato un grave ammaloramento strutturale alla base di un pilastro perimetrale.

Nella giornata di ieri, martedì 1 luglio, in seguito a un sopralluogo congiunto tra operatori della Polizia Locale di Bari, una squadra del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari e i tecnici della Ripartizione Infrastrutture, Viabilità e Opere Pubbliche – Settore Immobili Comunali – Po.E.Q. Progettazione e Manutenzione Strutture, presso l’immobile sito in Bari alla via Giulio Petroni n. 24 (nn. 22/c-22/d-24-24/a-24/b) veniva disposta “la messa in sicurezza urgente da parte di tecnico e ditta specializzata nei lavori, evacuando ed inibendo l’accesso all’intero stabile, compresi i locali sottostanti, e delimitando l’area circostante, potenzialmente pericolosa, tramite nastro segnaletico bianco rosso, interdicendo il transito pedonale sul marciapiede sottostante…”, in considerazione di “…ammaloramento alla base del pilastro perimetrale, posto al confine con l’edificio situato al civico 26”.

A fronte di ciò, il sindaco Vito Leccese oggi ha firmato un’ordinanza che dispone ai soggetti proprietari delle unità immobiliari e agli aventi l’obbligo della vigilanza (ex art. 677 del Codice Penale sul fabbricato sito in Bari alla via Giulio Petroni nn. 22/c-22/d-24-24/a-24/b e via Montello n. 36):

• di evacuare immediatamente e inibire l’accesso e l’utilizzo di tutte le unità immobiliari e relative pertinenze dell’immobile inagibile, consentendo il solo accesso agli operatori, dotati delle necessarie cautele, all’esclusivo fine di installare le opere di presidio statico ritenute necessarie;

• costituire entro 7 (sette) giorni dalla notifica dal presente provvedimento, tutti gli accorgimenti e le opere provvisionali atti ad evitare qualsiasi ulteriore pericolosa conseguenza del dissesto statico, sotto la direzione di un tecnico professionista abilitato all’esercizio della professione, al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità;

• contestualmente di inibire la sosta e fermata veicolare e il transito pedonale, nel tratto di via Giulio Petroni tra il civico n. 22/c e n. 24/b e di via Montello sino al civico n. 36, prospicienti il fabbricato interessato, secondo le indicazioni fornite dal tecnico all’uopo incaricato;

• di effettuare una scrupolosa verifica, a cura di tecnico competente abilitato all’esercizio della professione, delle condizioni statiche degli elementi strutturali dell’immobile sopra indicato, finalizzata alla messa in sicurezza definitiva del fabbricato;

• di comunicare l’inizio effettivo delle attività di cui ai punti precedenti, entro SETTE giorni dalla notifica dal presente provvedimento, alla Ripartizione Infrastrutture Viabilità e OO.PP;

• di depositare presso il Settore Immobili Comunali – Po.E.Q. Progettazione e Manutenzione Strutture idonea documentazione attestante l’esecuzione degli interventi di cui al punto precedente, avvenute in conformità alle procedure autorizzative vigenti e successivamente alle operazioni di cui sopra e comunque entro 30 (trenta) giorni dalla notifica dal presente provvedimento, idonea Certificazione di Insussistenza di Pericolo per la Pubblica Incolumità redatta da tecnico professionista abilitato e all’uopo incaricato;

• di consentire l’agibilità delle unità immobiliari inibite solo dopo l’avvenuto adempimento degli obblighi di cui innanzi e comunque al ripristino dell’idoneità statica del fabbricato di che trattasi;

• con DIFFIDA che, in caso d’inottemperanza o ingiustificato ritardo nel dare esecuzione a quanto disposto dal presente provvedimento, si procederà in via sostitutiva e in danno dei soggetti obbligati;

• con AVVERTENZA che il presente provvedimento non costituisce titolo autorizzativo per l’esecuzione di opere di ripristino e consolidamento, per le quali dovranno essere osservate le relative procedure autorizzative vigenti.

Foto repertorio

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