Torna per la XXI edizione Lectorinfabula, il festival culturale promosso dalla Fondazione Di Vagno, in programma dal 18 al 27 settembre 2025. Con il tema “L’orizzonte dell’umanità”, il festival si presenta ancora una volta come un evento “diffuso” e “di comunità”, capace di unire territori e generazioni attraverso cultura e confronto.
Saranno ben 125 gli appuntamenti previsti in dieci giorni, di cui 46 rivolti al mondo della scuola. I Comuni coinvolti nelle attività principali, oltre a Conversano – sede storica della Fondazione – sono Bari, Castellana Grotte, Putignano, Rutigliano e Turi. A questi si aggiungono le città che ospiteranno incontri nelle scuole con autori e autrici del festival: Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Noicattaro e Polignano a Mare.
Per Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno, Lectorinfabula è oggi sinonimo di “comunità, cultura e territorio”. “Il festival è cresciuto fino a diventare un evento diffuso, grazie a un grande sforzo organizzativo. Oggi è anche un polo attrattivo per i Comuni che, spontaneamente, hanno scelto di farne parte. Si è formata una vera comunità, che ha trovato nella Fondazione un punto di riferimento. La diffusione della cultura è una missione che ci è riconosciuta anche dalla Regione, come Fondazione partecipata”, ha dichiarato.
Il direttore del festival, Filippo Giannuzzi, ha posto l’accento sulla forte connessione tra i temi dell’edizione e il tempo presente: “Il festival è un’occasione per riflettere sul nostro tempo, sulle trasformazioni profonde che stiamo attraversando, spesso impensabili fino a pochi anni fa, e che pongono sfide senza precedenti”.
Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Cultura della Regione Puglia, ha sottolineato il ruolo centrale della biblioteca di comunità I Granai del Sapere, definendola “l’investimento infrastrutturale intorno al quale ruota l’intera evoluzione della Fondazione”. E ha concluso: “La forza della Puglia sta nell’unione inclusiva delle sue tante identità. Questo CDA ha trasformato un organismo volontaristico in un’impresa culturale creativa. Una scelta coraggiosa, che porta con sé importanti conseguenze”.
Foto repertorio