E se ti dicessimo che da ora, su Spotify, anche con il tuo account gratuito, non sei più costretto a subire lo shuffle obbligatorio o a sperare che la canzone che vuoi ascoltare venga riprodotta per pura fortuna?
Se fino a ieri, chi aveva un account Free era praticamente condannato alla modalità shuffle: ovvero ascoltare playlist, saltare qualche brano, ma sempre con parecchi limiti. Adesso invece arriva una piccola rivoluzione: anche senza abbonamento si potrà scegliere direttamente i brani che si vogliono ascoltare, cercarli e farli partire subito, oppure cliccare su un link condiviso da un amico o da un artista e ascoltare la canzone proprio in quel momento.
Occorre sottolineare che non c’è libertà assoluta come nel caso dei Premium. Infatti, dopo un certo tot giornaliero, si torna alle solite restrizioni e, ovviamente, la pubblicità resta. Rimangono esclusive anche audio lossless, download offline, e skip illimitati.
Ma possiamo sicuramente immaginare quanto cambi l’esperienza stessa di ascolto: più controllo e la sensazione che Spotify stia ascoltando davvero quello che chiedono gli utenti.
Per l’azienda è una mossa sicuramente interessante e altrettanto furba: rendere il Free più appetibile significa avere più persone coinvolte e più tempo passato sull’app, con la possibilità che chi si abitua a scegliere liberamente poi faccia il grow up verso il Premium. Per chi ascolta, invece, è un regalo: un modo per sentire la propria musica con più libertà, senza dover per forza sostenere una spesa economica.