Sedici lavoratori impiegati senza regolare contratto o con condizioni difformi da quelle previste. È questo il bilancio dei controlli condotti dalla Guardia di Finanza di Brindisi nell’ambito di una vasta operazione contro il sommerso da lavoro, il fenomeno che comprende sia il “lavoro nero” sia le situazioni di falsa regolarità formale.
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fasano a partire da gennaio, hanno permesso di individuare 13 lavoratori completamente in nero e 3 irregolari, impiegati in diverse attività economiche del territorio. L’operazione è partita da un’approfondita analisi di rischio e da un’attività informativa che ha portato i militari a concentrare i controlli su specifici obiettivi ritenuti a rischio. Una volta effettuati gli accessi, i finanzieri hanno identificato i lavoratori presenti e raccolto le loro dichiarazioni, accertando numerose violazioni alle norme giuslavoristiche.
Complessivamente, 11 datori di lavoro sono stati verbalizzati per l’impiego di manodopera irregolare, e 4 attività sono state sospese in seguito alla segnalazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro. L’operazione rientra nel più ampio piano di contrasto al lavoro sommerso portato avanti dalla Guardia di Finanza, che mira a tutelare i diritti dei lavoratori e a garantire una concorrenza leale tra le imprese. “Il lavoro nero e l’evasione fiscale – sottolineano dal Comando Provinciale – rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico: distorcono il mercato, minano la fiducia tra cittadini e Stato e sottraggono risorse destinate al sostegno delle fasce sociali più deboli.”