Bari sembra pronta a guardare il mare con occhi nuovi. L’amministrazione comunale ha infatti approvato le linee guida del programma “Mare d_Bari 2026-2028”, un progetto ambizioso che punta a trasformare il litorale cittadino in uno spazio vivo, accessibile e produttivo, dove sport, cultura, educazione e lavoro convivono armoniosamente.
L’iniziativa nasce dall’esperienza partecipativa “Sulla stessa barca”, che nel corso dell’anno ha coinvolto più di cento realtà tra imprese, associazioni sportive e ambientaliste, scuole nautiche, circoli velici e cittadini. L’obiettivo era chiaro: costruire una visione condivisa del mare come bene comune e infrastruttura sociale, educativa ed economica. Un percorso che ha già prodotto numeri significativi: lo scorso anno l’economia del mare ha generato 930 milioni di euro, coinvolgendo 4.000 imprese e 18.000 lavoratori.
Il programma “Mare d_Bari” immagina il litorale come una rete integrata di spazi e funzioni, da Santo Spirito a Torre a Mare, con aree dedicate allo sport, alla formazione, all’impresa, alla cultura e all’aggregazione sociale. L’intento è chiaro: rendere il mare parte della vita quotidiana dei cittadini, non solo uno sfondo paesaggistico.
Quattro sono i pilastri su cui si fonda il progetto:
Rigenerazione e accessibilità della costa, con hub leggeri costieri, passerelle, spogliatoi mobili e servizi per garantire una balneazione libera, sicura e inclusiva lungo tutto il litorale.
Valorizzazione economica e lavoro blu, attraverso programmi di sostegno a imprese, cooperative e startup che innovano nella filiera blu urbana, e la creazione di centri servizi nei principali waterfront cittadini.
Educazione, cultura e formazione nautica, con progetti didattici per le scuole, laboratori in mare e spazi civici come l’hub del mercato di Santo Spirito, dedicato alla memoria e alla cultura del mare.
Tutela ambientale e sostenibilità costiera, tramite programmi per la salvaguardia della biodiversità e osservatori civici che coinvolgono scuole, cittadini e associazioni nel monitoraggio della costa.
«Con Mare d_Bari la città torna ad abitare il proprio mare non solo come orizzonte, ma come spazio di vita quotidiana, lavoro e comunità», spiega il sindaco Vito Leccese. «Bari si colloca così pienamente nel quadro della Blue economy europea e regionale, confermando il mare come motore di sviluppo sostenibile e identità mediterranea».
L’assessore alla Blue economy, Pietro Petruzzelli, aggiunge: «Finalmente Bari abbraccia il proprio mare. Questa strategia mette in rete energie pubbliche e private, valorizzando imprese, scuole, associazioni sportive e pescatori, per costruire un vero ecosistema costiero».