Non serve che piova per far acqua da tutte le parti. Negli uffici del Giudice di Pace di Bari, nel quartiere San Paolo, il degrado è ormai la normalità: muri scrostati e imbrattati, intonaci cadenti, corridoi fatiscenti e sporcizia ovunque. Una situazione che da anni gli operatori della giustizia definiscono indecorosa, ma che nessuno sembra voler risolvere davvero.
A riaccendere i riflettori è stato un avvocato barese, che nelle ultime ore ha pubblicato un post sui social accompagnato da alcune foto che non lasciano spazio a interpretazioni: «Per la dignità di tutti gli operatori della giustizia e soprattutto dei cittadini — scrive — non chiamateli uffici giudiziari. Quello del Giudice di Pace è uno scempio che dura da anni e non può più essere tollerato».
Parole amare ma condivise da tanti colleghi e cittadini che ogni giorno varcano quelle porte per lavoro o per necessità. L’edificio, infatti, ospita centinaia di persone ogni settimana tra udienze, pratiche e ricorsi, ma versa in condizioni tali da mettere a disagio chiunque vi entri.
Non è la prima volta che lo stato della struttura finisce al centro delle polemiche. A marzo scorso un video diventato virale mostrava una vera cascata d’acqua in un ufficio, con i dipendenti costretti a spostare fascicoli e computer per non farli rovinare. Da allora, però, nulla è cambiato: nessun intervento strutturale, nessun trasferimento, nessuna soluzione concreta.
Foto Gianluca Loconsole