Frigoriferi, vecchi DVD e persino carcasse di auto: la stretta sui rifiuti a Bari messa in atto dal Comune funziona, ma non fa da deterrente in tutte le zone, in particolare in quelle periferiche dove, denunciano alcuni cittadini “la situazione peggiora di giorno in giorno”.
L’ultima segnalazione, l’ennesima, arriva da Palese, in particolare da vico terzo Lepore, una stradina di campagna dalla quale si arriva su via Gabriele D’Annunzio, strada che conduce all’aeroporto. Basta percorrere alcuni metri per rendersi conto dell’inciviltà che “cresce” selvaggia. Tra i rifiuti c’è di tutto. “E siamo solo a bordo strada – denuncia una residente – addentrandosi si trova il resto. Ma l’abitudine è quella di non fermare neanche l’auto, tranne in alcuni casi. Una situazione insostenibile, inoltre pericolosa perché se becchi l’incivile di turno e provi a fermarlo, rischi anche la tua incolumità. Noi non vogliamo che questa campagna venga recintata, i contadini ci permettono di usarla. I bambini ci giocano, i cani passeggiano. È bello così. Questo però non significa che chiunque possa prendere e gettare rifiuti, vorremmo più controlli perché questa strada è un disastro. Non è illuminata, è bersaglio facile per chi si libera dei rifiuti e inoltre per auto che pensano di essere su pista e sfrecciano a tutta velocità. Hanno investito tre gatti solo in un mese e mezzo. Dov’è il Comune? Solo a Bari centro?”, conclude.
Situazioni analoghe anche in altre zone della città, tra queste Santo Spirito, in particolare in strada del Feudo e anche al San Paolo, dove le denunce in merito ad abbandono di rifiuti sono ormai quotidiane. “Speriamo che qualcuno intervenga quanto prima – sottolinea un residente – siamo stanchi, vanno inasprite le pene per questa gente senza alcun principio”, conclude.