Nel 2024 la qualità dell’aria a Bari ha mostrato segnali di lieve miglioramento rispetto all’anno precedente, ma permangono criticità in alcune aree del capoluogo. Secondo i dati raccolti dall’Arpa Puglia, le concentrazioni di PM10 e NO2, principali indicatori dell’inquinamento urbano, sono diminuite mediamente del 5% rispetto al 2023, evidenziando un trend positivo ma ancora insufficiente per garantire aria pulita in tutti i quartieri.
Le zone più colpite dall’inquinamento rimangono quelle centrali e lungo le principali direttrici di traffico, come la circonvallazione e alcune arterie della zona industriale. Qui i valori medi annui di NO2 superano ancora i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, rendendo necessarie misure mirate per proteggere la salute dei cittadini.
Per migliorare la situazione, il Comune di Bari ha intensificato gli interventi di mobilità sostenibile: ampliamento della rete ciclabile, incentivi all’uso di mezzi pubblici e parcheggi di interscambio, oltre a controlli più frequenti sulle emissioni dei veicoli più vecchi. Particolare attenzione è riservata ai quartieri San Pasquale, Japigia e Picone, dove l’alta densità di traffico e attività commerciali mantiene alti i livelli di inquinamento.
Secondo gli esperti, i miglioramenti registrati nel 2024 sono il risultato combinato di un incremento degli spostamenti sostenibili e di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini, ma occorrono ulteriori azioni: monitoraggio costante, regolamentazione del traffico nei punti più critici e promozione di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.
Il quadro generale mostra che Bari è sulla buona strada, ma la qualità dell’aria resta un tema prioritario: il percorso verso un ambiente urbano più sano richiede il contributo costante di istituzioni e cittadini.