Sono 23.404 le denunce di infortunio sul lavoro registrate in Puglia nel 2025, praticamente lo stesso numero dell’anno precedente (23.408 nel 2024). Un dato che, secondo la Cisl Puglia, non racconta una situazione di stabilità positiva, ma piuttosto un preoccupante immobilismo che continua a esporre i lavoratori agli stessi rischi. A denunciarlo è il segretario generale del sindacato, Antonio Castellucci, commentando i dati Inail aggiornati al 31 ottobre.
Nel dettaglio, gli infortuni avvenuti sul luogo di lavoro sono stati 19.871, mentre risultano in aumento quelli in itinere, pari a 3.533 casi. Un fenomeno che, per la Cisl, riflette una quotidianità sempre più frenetica e un sistema infrastrutturale, in particolare stradale, spesso inadeguato sotto il profilo della sicurezza. Il dato più drammatico resta quello delle vittime: 48 morti sul lavoro in Puglia nei primi dieci mesi dell’anno, dieci in più rispetto allo stesso periodo del 2024, senza considerare i decessi avvenuti in itinere.
A pagare il prezzo più alto sono alcuni settori chiave. La sanità e l’assistenza sociale contano 2.316 denunce di infortunio, un ambito segnato da carenze di personale e carichi di lavoro giudicati insostenibili. Le costruzioni registrano 1.548 casi, spesso legati a ritmi serrati e appalti al ribasso. Seguono i servizi di supporto alle imprese con 820 denunce e il comparto del trasporto e magazzinaggio con 1.077 casi.
Sul piano territoriale, i numeri restano elevati soprattutto nelle province più popolose: Bari guida la classifica con 8.868 denunce, seguita da Lecce (3.870), Taranto (3.212) e Brindisi (2.397). L’unico segnale di lieve miglioramento arriva dalla Bat (Barletta-Andria-Trani), che registra 1.852 denunce. “È necessario un cambio di passo deciso – conclude Castellucci –. Servono interventi straordinari e un piano regionale per la sicurezza sul lavoro, con obiettivi chiari e verificabili”. La Cisl Puglia propone l’istituzione di un osservatorio o di un tavolo permanente, coordinato dalla Regione, per rafforzare la cultura della prevenzione, in particolare tra i giovani e nei luoghi di lavoro, attraverso iniziative pubbliche diffuse su tutto il territorio.
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