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Emergenza freddo, Bari premia la solidarietà delle associazioni e del privato sociale

Pubblicato da: Rosanna Volpe | Mer, 22 Marzo 2023 - 18:13
Decaro e Bottalico con associazioni e realtà welfare

Il pubblico e il privato, associazioni di volontariato e imprenditoria, hanno lavorato a stretto contatto con l’amministrazione comunale durante l’ondata di gelo e neve che nel mese di gennaio ha investito il nostro territorio, consentendo così di fronteggiare al meglio l’emergenza e di aiutare decine di persone in difficoltà.

Il sindaco Antonio Decaro e l’assessore al welfare Francesca Bottalico hanno consegnato attestati di ringraziamento su carta pergamena e delle targhe alla cooperativa Sociale C.A.P.S. (per il servizio offerto nell’ambito del P.I.S. – Pronto Intervento Sociale, del centro di accoglienza notturna Andromeda e il centro diurno Area 51), al comitato Croce Rossa Italiana Bari, alla Ladisa S.p.A., all’IKEA Bari, all’associazione In.Con.Tra, all’associazione HELP – Assistenza e tutela per tutti, che gestisce Villa ATA, il centro di accoglienza notturna della Caritas diocesana Bari-Bitonto e alla Comunità di Sant’Egidio.

“La presenza quotidiana e costante del vostro lavoro e di tutte le realtà che rappresentate qui oggi – ha sottolineato Decaro – è la dimostrazione che c’è un insieme di piccole comunità all’interno di una comunità più grande, nella nostra città, che si mettono a disposizione di chi è in difficoltà, rappresentando per l’amministrazione un sostegno e un contributo importante, dal punto di vista umano e sociale”.

“Il mio ringraziamento particolare va alle associazioni, al volontariato e al privato sociale che hanno condiviso con noi un momento difficile e così significativo – ha concluso la Bottalico. “Vedere le donne e gli uomini delle organizzazioni del pubblico e del privato sociale lavorare insieme, dimenticandosi delle proprie vite e andando oltre le proprie forze, è stato molto costruttivo. Questa esperienza ci ha insegnato che questo gruppo non deve più intervenire solo nelle emergenze ma restare un gruppo di lavoro unito e permanente, ognuno per le proprie competenze, a supporto delle fasce più vulnerabili della cittadinanza”.

 

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