Bari, un ricorso allunga i tempi per il nuovo bike sharing e al vaglio ora c’è una sola offerta

Una sola offerta. Al bando sul bike sharing per rilanciare un servizio naufragato ha partecipato una sola ditta. Che rappresenta quindi l’unica speranza per rimettere a disposizione dei baresi le bici a noleggio. A complicare le procedure anche un ricorso che ha fatto allungare i tempi.

Una ditta che non aveva partecipato alla gara ha presentato ricorso al Tar chiedendo la sospensione del bando, giudicato non appropriato per presentare offerte. Il Tar ha respinto il ricorso, permettendo al Comune di andare avanti con le procedure. Alla gara ha però partecipato una sola ditta. Ora si insedierà la commissione che valuterà se l’offerta è ricevibile. Ci vorranno ancora settimane quindi prima di avere una risposta e in caso di responso negativo sarà tutto da rifare.

Dopo anni di furti, atti di vandalismo e cattiva manutenzione, il Comune ha deciso di affidare il servizio ai privati con i quali attivare un bike sharing ristrutturato, con nuove bici (300 in 30 mesi), 34 stazioni, tariffe orarie. Il tutto in cambio di pubblicità e degli introiti. Il privato gestirà il servizio per 20 anni. L’investimento complessivo, a carico del concessionario, per l’intero periodo sarà di oltre 2.300.000 euro a cui si aggiungeranno quattro milioni di euro per la manutenzione del servizio. Soldi che si potranno recuperare con la pubblicità e il canone corrisposto dal Comune di 60mila euro l’anno, al quale si aggiungeranno altri 700mila euro una tantum. Secondo i calcoli dell’amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro.