Mercato del sesso all’aperto non stop, dalle prime luci del giorno fino a tarda notte. Il caldo torrido dell’estate non ha fermato il business del sesso intorno allo stadio San Nicola e nulla è cambiato nemmeno dopo lo scandalo delle violenze fisiche ai danni dei minori rom (come denunciato delle Iene lo scorso marzo).
I parcheggi e le campagne adiacenti sono state spartite dalla malavita locale in base alle diverse “esigenze” della clientela e al budget economico (dai 10 ai 40 euro): la zona vicina all’antistadio, il campo da calcio per gli allenamenti della Fc Bari in strada Torrebella, è destinata alle prostitute africane che mettono in vendita il proprio corpo mostrandosi in pieno giorno senza slip e con vestiti succinti.
Poco distante, superando via delle Canestrelle, si giunge in una strada senza uscita e senza nome (la segnaletica è stata divelta) prospiciente a delle villette a schiera: qui vige il mercato del sesso gay, ovunque sul selciato si notano decine e decine di condom usati.
I numerosi posti auto a ridosso della Tribuna est sono stati spartiti tra transessuali e una prostituta che da diverso tempo usa la propria automobile anni ’90 come un ufficio mobile per accalappiare clienti. L’area antistante alla Curva sud, oltre alle campagne segnate da rifiuti e casolari in abbandono, è stata occupata da alcune famiglie rom che periodicamente si accampano con camper e roulotte.
Tornando verso il canalone, in strada Torre Tresca e in prossimità degli svincoli per la tangenziale, si ripresentano altre prostitute africane sedute su divanetti fatiscenti o comode spiaggine.