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Svaligiarono una gioielleria a Milano, portando via 280mila euro: a capo della banda un barese

Pubblicato da: redazione | Ven, 12 Gennaio 2018 - 20:00
polizia

 Sono stati arrestati quattro rapinatori che il 20 marzo scorso, a Milano, hanno rubato 280mila euro di gioielli in via Marco D’Agrate, altri due complici sono finiti ai domiciliari, le indagini sono state effettuate dal commissariato Scalo Romana, guidato da Francesco Anelli.

Il capo della banda è un 52enne originario di Bari, E.L., ma residente a Milano; i suoi complici, tutti arrestati, sono P.C., di 33 anni, M.A. di 50 anni e M.C. di 60 anni. Ai domiciliari sono andati una 40enne e un 46enne. Nella gioielleria erano entrati in tre armati di pistole, spaccando le vetrine e portando via gioielli per 280mila euro. Gli autori sono stati arrestati mercoledì dopo lunghe indagini iniziate da un controllo su strada, e approfondite con l’analisi dei tabulati telefonici. Usavano cellulari fittizi, intestati a pakistani, descrivevano esattamente i movimenti delle persone che gli agenti del nucleo investigativo avevano seguito. Risalendo ad uno dei rapinatori è stata scoperta la banda: si tratta di criminali esperti e con precedenti specifici, anche il capo ha alle spalle grosse rapine in varie parti d’Italia.

Le due donne hanno ruoli logistici di primo piano: nella casa di una era stato pianificato il colpo e lei stessa ha partecipato ai sopralluoghi nei giorni precedenti, infatti la proprietaria della gioielleria ha riconosciuto la sua corporatura robusta davanti ai poliziotti, sostenendo che qualche giorno prima si era recata in negozio per chiedere informazioni. A casa di un altro invece, in viale Certosa, gli agenti hanno trovato un kalashnikov perfettamente funzionante e pulito, usato forse per pianificare un’altra grossa rapina. Oltre a questo sono stati sequestrati tester, disturbatori di frequenza per allarmi, radioline, barbe e baffi finti e pettorine e cappellini falsi della polizia. A tutti i destinatari dell’ordinanza è contestata la ricettazione, visto che la refurtiva non è stata trovata.

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