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Bari, al Policlinico si discute dell’assistenza ai bambini oncologici: “In Puglia a che punto siamo?”

Pubblicato da: redazione | Ven, 2 Marzo 2018 - 22:00
Policlinico di Bari

Potenziare la rete oncoematologica pediatrica pugliese coinvolgendo tutte le componenti del comparto sanitario che ruotano intorno al piccolo paziente malato di tumore ed alla sua famiglia: dal pediatra del territorio, ai distretti socio-sanitari, agli ospedali e centri Oncoematologici di riferimento, alle associazioni di volontariato. E’ questo l’obiettivo del convegno organizzato dalla Fondazione Ant e dall’associazione Apleti Onlus, in programma sabato 3 marzo dalle ore 8 alle 17 nell’aula Magna del Policlinico di Bari.

A che punto è l’assistenza al bambino oncologico ed ematologico in Puglia, è il focus della giornata suddivisa in due sessioni: la prima organizzata attorno ad interventi di esperti in ambito clinico pediatrico, uno spazio alle istituzioni e una lettura magistrale sulle cure palliative pediatriche. Nella seconda sessione, protagoniste saranno le esperienze di assistenza domiciliare in Puglia e a livello nazionale.

L’80% per cento di guarigione su circa 80 nuovi casi l’anno nel più grande centro di oncoematologia pediatrica della Puglia e tra i più importanti a livello nazionale. E’il dottor Nicola Santoro, direttore di Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari nonché responsabile scientifico dell’evento, ad anticipare uno dei dati che verranno analizzati durante il convegno. Riunendo le varie attività assistenziali che si prendono cura di pazienti particolarmente complessi quali quelli oncologici, immunologici, ematologici e affetti da malattie rare – continua Santoro – andremo a consolidare quella rete che fornisce la migliore assistenza domiciliare oncoematologica pediatrica per un numero sempre più ampio di assistiti. Meno ospedalizzazioni e più terapie domiciliari: è questa la chiave di successo – conclude Santoro – per ottimizzare la qualità di vita dei pazienti.

Ricevere ogni giorno, a casa, assistenza medica qualificata, è un diritto che deve essere garantito ad ogni piccolo paziente oncologico, sia nel periodo che intercorre tra una terapia e l’altra, sia durante la fase delle cure palliative per i casi che non riescono a guarire. A ribadirlo con forza è la dottoressa Silvia Leoni, medico palliativista della Direzione sanitaria nazionale della Fondazione Ant, la più ampia realtà non profit in Italia per l’assistenza specialistica domiciliare e gratuita ai malati di tumore, presente in Puglia dal 1988 ed attualmente impegnata nelle provincie di Bari, Bat, Lecce, Taranto e Foggia, con oltre 1000 assistiti ogni giorno. Attivando una formazione specifica per gli operatori e creando collaborazioni strutturate all’interno della rete oncoematologica –  conclude Leoni – riusciremo ad ampliare l’assistenza domiciliare finora garantita esclusivamente agli adulti, anche ai piccoli pazienti oncologici e alle loro famiglie

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