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Da domani via libera agli spostamenti tra regioni: restano i divieti di assembramento

Pubblicato da: redazione | Mar, 2 Giugno 2020 - 17:30
treno sud est

Domani si riparte senza alcun nuovo Dpcm, quello in vigore già prevede la fine dei divieti il 3 giugno. Via libera quindi agli spostamenti tra regioni. Rimarranno i divieti di assembramenti, di togliere la mascherina nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e sui mezzi di trasporto. Resta anche l’obbligo del distanziamento sociale e la quarantena per chi ha infezioni respiratorie con febbre o la temperatura corporea superiore ai 37.5 gradi. Agli spettacoli all’aperto potranno assistere al massimo mille persone, 200 nelle sale al chiuso.

“Ora è il momento della protezione dell’economia e dei posti di lavoro, sapendo che salute e vita vengono sempre prima di tutto. Stiamo mettendo insieme tutte le nostre forze”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. “Gli italiani – ha aggiunto il ministro – hanno dimostrato già di avere un grande senso di responsabilità e sono sicuro che andrà così anche questa estate. Ora inizia la fase della vita in questa nuova normalità e dobbiamo affrontarla esattamente come abbiamo affrontato la vita al tempo del lockdown”. “Non eravamo preparati – ha sottolineato Boccia – ad una chiusura così forte, dura e sofferta come quella che abbiamo vissuto, però ce l’abbiamo fatta e ora inizia una fase ancora più complessa”. “Bisogna aiutare – ha concluso – soprattutto chi ha sulle spalle attività economiche e posti di lavoro”.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha firmato anche una nuova ordinanza. “Da domani – ha detto – inizia una nuova fase: al via gli spostamenti tra le regioni. Si potranno varcare i confini regionali e raggiungere qualsiasi altra località italiana senza bisogno dell’autocertificazione. Sarà un altro momento importante nella lotta al covid. Dovremo essere molto responsabili. Noi, come tutti sanno, abbiamo avuto un consistente ritorno in Puglia di pugliesi che normalmente vivono in Lombardia o al nord, quasi 50mila persone in tre mesi. Duecento di questi erano positivi. Noi ci siamo inventati un’ordinanza che ha salvato la Puglia e credo tutto il Mezzogiorno perché poi è stata imitata da molte regioni.

Mi riferisco all’ordinanza che imponeva la quarantena a chi rientrava, dopo essersi segnalati sul sito della Regione. Questo da domani non sarà più possibile, non potremo imporlo. Ma tutti quelli che rientrano in Puglia dovranno continuare ad utilizzare il sito di autosegnalazione della Regione, precisando di essere qui e per quale periodo. A loro chiediamo anche di mantenere memoria (per un periodo di 30 giorni) dei propri contatti stretti e dei luoghi visitati”.

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