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Covid a Bari, caos ordinanza di Natale. I ristoratori contro Decaro: “Così ci spezza le gambe”

Pubblicato da: redazione | Ven, 11 Dicembre 2020 - 12:00
Horeca

“La misura è colma, adesso basta veramente”. Le parole, durissime, sono quelle condivise, nella serata di ieri, dagli amministratori della pagina Facebook Passione Horeca, che raggruppa i referenti del settore della ristorazione e, in generale del food&beverage sul territorio. Un post durissimo, che si scaglia contro l’ordinanza firmata dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, per limitare le attività durante le festività natalizie e che lo stesso primo cittadino aveva presentato come scelte “impopolari” ma condivise con la categoria. 

“Credere di far passare come condivisa un’ordinanza che spezza le gambe alla ristorazione, ma di fatto non tocca lo shopping è l’ennesima bugia raccontata dalle istituzioni”, scrivono gli imprenditori della ristorazione, che portano a supporto della propria tesi le tante immagini diffuse negli scorsi giorni, raffiguranti le vie dello shopping cittadino piene di gente. “Bugie che ci screditano spesso, questa volta ci fanno solamente male”, rincarano i ristoratori riuniti nella pagina, che precisano di aver chiesto al sindaco di Bari la chiusura totale delle attività commerciali e, in alternativa, la garanzia di controlli per le strade, lasciando libera la possibilità per i propri utenti di consumare solo al tavolo, seguendo le norme sul distanziamento e tutti gli obblighi di legge. 

“Ci siamo sentiti rispondere che la gente per strada non può essere controllata – scrivono – Ma noi sì. Noi possiamo essere controllati, maltrattati, privati del sostentamento e ridotti a capri espiatori”. Si conclude con questo duro attacco il post, che mette in evidenza l’immagine del sindaco Decaro e la citazione di una sua frase pronunciata durante la sua ultima diretta Facebook: “voglio ringraziare fin da ora tutti i titolari delle attività economiche, con cui in queste ore abbiamo condiviso il provvedimento, ai quali abbiamo chiesto di fare un sacrificio enorme”, aveva detto, infatti, il primo cittadino. Parole a cui, i referenti della pagina Passione Horeca rispondono: “Noi non abbiamo condiviso. Tu ce lo hai imposto”. 

Un post che si pone in forte polemica con la linea adottata dall’amministrazione locale e a cui sono seguiti, nelle scorse ore, commenti di sostegno da parte di molti imprenditori del settore. Non sono mancate, però, anche le reazioni di chi stigmatizza l’atteggiamento di continua opposizione agli interventi adottati dal governo locale e centrale in una situazione di emergenza, come anche le risposte di rappresentanti di altri settori. È il caso, ad esempio, di alcuni artigiani e liberi professionisti che sottolineando come, con la richiesta della chiusura generale, il settore Horeca avesse spinto per far danno anche ad altri soggetti deboli: “Non è che se si fallisce tutti è più bello, nell’illusione del mal comune”, conclude l’utente. 

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