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Bari, oltre un anno di attesa per una risonanza: “Ingiusto”

La denuncia di una donna

Pubblicato da: Francesca Emilio | Sab, 26 Ottobre 2024 - 14:51
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(di Francesca Emilio) Oltre un anno di attesa per una risonanza magnetica al ginocchio, senza contrasto. Accade a Bari. A denunciarlo, una donna di oltre 60anni con possibile frattura, da accertare, non totalmente visibile con tac, per via della presenza di una grave artrosi e del gonfiore in seguito al trauma subito. La risonanza, secondo quanto raccontato dalla donna, servirebbe non solo per accertare l’eventuale presenza di frattura, ma anche per poter procedere con una terapia che le permetta di riprendere al più presto la quotidianità.

Oggi la donna, che già per vie di altre problematiche aveva disagi nel camminare, è infatti impossibilitata a muoversi se non tramite l’ausilio di stampelle. Nel frattempo però, proprio per via dei forti dolori, ha dovuto “mettere in pausa” gli impegni lavorativi, fattore che le sta procurando non poco disagio. Secondo quanto emerso, prendendo visione delle disponibilità dal sito della Regione Puglia dedicato alla Salute, così come si vede in foto, il primo appuntamento utile è il 16 ottobre del 2025, ad Andria, quelli successivi sono il primo il 6 febbraio del 2026 a Conversano, il secondo il 30 marzo, dello stesso anno, al San Paolo di Bari.

“Ho controllato anche la Asl Bat per trovare al più presto un luogo in cui fare la risonanza – racconta la donna – ma credo che procederò privatamente, a questo punto, per velocizzare quanto più possibile il processo di guarigione. Certo, non è affatto giusto che le attese siano così lunghe per alcuni esami specifici. Purtroppo non posso muovermi, dipendo dagli altri, devono accompagnarmi ovunque e per una donna indipendente è un disagio molto grande. Quando finisci nelle mani del sistema sanitario pubblico non sai mai in che mani ti ritrovi, spesso sono poco cordiali e danno poche informazioni e frammentate. Ora spero solo di guarire quanto prima, per farlo mi converrà affidarmi al privato”, conclude.

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