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Dimensionamento scolastico, in Puglia eliminate 18 autonomie

La rabbia del sindacato: "Si creano istituti da 1500 alunni, decisioni assurde e perdite di posti di lavoro"

Pubblicato da: redazione | Ven, 3 Gennaio 2025 - 09:14
Scuola banchi lavagna

“Ancora una volta l’assessorato all’istruzione della Regione Puglia non si smentisce. Le linee di indirizzo regionali sul dimensionamento della rete scolastica pugliese diventano carta straccia, i tavoli tecnici perdite di tempo e le riunioni con i sindacati soltanto un passaggio formale”. È la dura critica del segretario generale della Uil Scuola Puglia Gianni Verga, che spiega. “Nella determina di giunta, in alcuni casi, prevalgono proposte degli enti locali e decisioni della Regione non condivise con gli organi collegiali delle scuole interessate. Ancora un dimensionamento della rete scolastica, deliberato a fine anno 2024, che sconta il prezzo di decisioni assurde e che anche per il prossimo anno scolastico 2025/26 genererà perdite di posti di lavoro”.

“Mentre gli accorpamenti, in base alle previsioni delle linee di indirizzo, avrebbero dovuto riguardare soltanto le scuole del secondo ciclo d’istruzione, ancora una volta la mannaia si è abbattuta inesorabilmente e pesantemente anche su quelle del primo ciclo, creando mega istituti oltre i 1.100 alunni e con punte fino ai 1.500”.

La determina, approvata il 30 dicembre scorso, ha sancito l’eliminazione di 18 autonomie scolastiche (4 nella provincia di Bari, 2 nella BAT, 2 nella provincia di Brindisi, 4 a Foggia, 3 a Lecce e 3 a Taranto). Nello specifico, nell’area metropolitana di Bari si accorpano due istituti storici come il Romanazzi e il Giulio Cesare, scompare l’Istituto Euclide che viene ridotto a spezzatino con il Caracciolo che viene aggregato al Lenoci e l’Euclide all’Elena di Savoia, l’alberghiero Calamandrei di Carbonara viene scorporato dall’Elena di Savoia per essere aggregato al Perotti di Bari, il Bello e il Salvemini di Molfetta si fondono in un unico Istituto e ad Altamura la “Serena” della scuola media “Serena-Pacelli” va con il 3° Circolo Didattico Roncalli mentre la Pacelli con il 5° CD “D’Assisi, entrambi di circa 1.500 alunni.

“Nella Bat spicca la fusione degli Istituti “Cosmai” e “Dell’Olio” di Bisceglie. Altro minestrone riguarda l’accorpamento di licei con istituti professionali come l’Enaudi con il Fermi di Canosa di Puglia e il Fazzini-Giuliani con il Mattei di Vieste nel foggiano. Anche nel Salento si perderanno posti di lavoro con la creazione di un istituto comprensivo di circa 1.500 alunni, mediante la fusione del 4° Circolo Didattico Castromediano e la scuola media Grandi di Lecce. In provincia di Taranto si costituiscono due mega istituti comprensivi, uno di circa 1.500 alunni a Manduria con l’accorpamento del Prudenzano e del Bosco, l’altro di circa 1.300 alunni a Martina Franca tra l’Aosta e il Marconi”.
“Insomma, in diversi casi la Regione decide di non decidere come il miglior Ponzio Pilato e delega le decisioni scaricando le proprie responsabilità, forse per salvaguardare equilibri politici”.

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