“Il maltempo di queste settimane sta mettendo in grande difficoltà il turismo balneare, non solo perché sta ritardando l’inizio della stagione, ma anche perché sta mettendo in difficoltà gli stabilimenti balneari italiani costretti a rimediare ai danni procurati dalle mareggiate o dal forte vento”. A segnalare una situazione di forte disagio in questo periodo per chi gestisce gli stabilimenti balneari, parlando con l’agenzia Adnkronos, è Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari aderente a Fipe-Confcommercio.
“Si conferma che quello del balneare è un lavoro assai precario, perché è fortemente condizionato dalla meteorologia. Si aspetta tutto l’inverno, da febbraio si iniziano a preparare le spiagge per la primavera e poi purtroppo, come sta accadendo da diversi anni, salta la primavera per le avverse condizioni climatiche”. Anche durante l’estate, sono molti i balneari che lavorano soprattutto durante il weekend. “Si aspetta tutta la settimana per poi, magari, vedersi rovinato il fine settimana dalla pioggia”, prosegue Capacchione.
“Ciononostante siamo fiduciosi sulla prossima stagione estiva, grazie al crescente interesse verso il nostro paese della domanda estera. Lo scorso anno, infatti, per la prima volta il turismo straniero è prevalso su quello interno”. Secondo il presidente del Sib, questo risultato “conferma della competitività della nostra offerta nel mercato internazionale delle vacanze grazie ai servizi balneari di eccellenza realizzati dalle 30.000 aziende, per lo più a conduzione familiare, che costituiscono un fiore all’occhiello del turismo italiano. Giova ricordare, in proposito, che lo scorso anno ben 175 milioni di presenze turistiche, pari al 39,2% del totale, hanno riguardato il segmento balneare secondo l’Istat. Per cui, il balneare è indubbiamente il settore trainante del turismo italiano”.