Arriva l’estate e puntualmente, i cittadini, si risvegliano “nella morsa” dei cattivi odori per via dei roghi. Non un caso isolato ad un solo quartiere, ma una problematica che riguarda tutta la città con particolare “pericolosità” nelle zone maggiormente periferiche. Da carbonara a Ceglie, fino a Sant’Anna e ancora Loseto, senza dimenticare i quartieri San Paolo e il Municipio 5, tra San Pio, Torricella e anche Palese. Sono diverse le zone in cui la situazione si fa più critica peggiorando di estate in estate. Nonostante l’allerta dei comitati cittadini, anche quest’anno, il fenomeno, non ha allentato la sua presa. Diverse le segnalazioni che arrivano quotidianamente, a prova di ciò i moltissimi interventi effettuati dai vigili del fuoco. Complice, negli scorsi giorni, anche il forte vento che ha reso difficili le operazioni.
Il più delle volte, ad essere prese di mira, sono le zone di campagna. Non solo alberi e vegetazione, molte volte i roghi riguardano rifiuti che, specie in alcune zone, rendono l’aria irrespirabile. È il caso di Palese. “Qualche mattina fa – racconta una residente – portavo a spasso il mio cane, ma non è stato possibile camminare per le vie di campagna, il vento ha portato aria bruciata e puzza di copertoni. Forse nelle vicinanze un incendio? Ho fatto un giro in auto, non ho trovato nulla. Non è la prima volta, anche quando non c’è vento il problema si ripercuote. Purtroppo la gente non ragiona, si addentrano nelle campagne e fanno quello che vogliono. Ci vorrebbero punizioni più severe e maggiori controlli, è tossico per chi respira l’aria, ma anche per l’ambiente, oltre che pericoloso perché lo stesso andrebbe preservato”, conclude. Parole a cui fanno eco quelle di altri, anche da altre zone della città. “Mi è capitato diverse volte – spiega un altro – di vedere lungo la strada in cui abito, una strada di campagna, frigoriferi abbandonati e poi bruciati, forse più dai proprietari delle campagne che dagli stessi incivili. Una tristezza immensa sapere che questo accade, dovrebbe essere scontato proteggere la natura”, conclude.
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