Non sempre “fare tutto il possibile” coincide con “fare il meglio”. È da questa consapevolezza che nasce SAPIENTE, il nuovo protocollo clinico ed etico adottato ufficialmente dal Policlinico di Bari per regolamentare le decisioni sanitarie nei reparti di area critica, dal pronto soccorso alla terapia intensiva, con un approccio centrato sulla dignità della persona, la proporzionalità delle cure e il rifiuto dell’accanimento terapeutico.
Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) è stato elaborato da un’équipe multidisciplinare composta da medici, infermieri, bioeticisti e operatori della relazione d’aiuto, guidata dal professor Marco Ranieri, direttore del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione. Il documento è pensato per garantire trattamenti adeguati e condivisi, soprattutto nelle fasi clinicamente più critiche.
“Non si tratta di rinunciare a curare – spiega Ranieri – ma di avere il coraggio e la competenza di scegliere in modo responsabile e umano. La cura è proporzionata solo se ha senso per quel paziente, in quel momento”. Una delle principali novità è l’introduzione del Team per la Proporzionalità delle Cure, che valuta ogni caso coinvolgendo pazienti, familiari e fiduciari nella costruzione di un piano assistenziale condiviso. Particolare attenzione è riservata ai pazienti pediatrici e neonatali, con la garanzia dell’attivazione tempestiva di cure palliative nei casi non guaribili.
Il protocollo si fonda su riferimenti normativi consolidati come la legge 219/2017 (consenso informato e DAT) e la legge 38/2010 sulle cure palliative. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, intervenuto nel corso della presentazione tenutasi negli scorsi giorni, ha definito il protocollo “un atto di responsabilità e di coraggio, che completa le delibere già adottate dalla Regione in attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale, colmando un vuoto normativo lasciato dal Parlamento”.
“Non possiamo abbandonare pazienti e famiglie a scelte lasciate al caso – ha aggiunto Emiliano –. Il Policlinico di Bari ha saputo costruire un modello fondato su evidenze scientifiche e umanità, che può diventare punto di riferimento nazionale”. Il direttore generale Antonio Sanguedolce ha sottolineato il valore culturale e formativo dell’iniziativa: “SAPIENTE è frutto di un lavoro corale. Il Policlinico, in quanto struttura ospedaliero-universitaria, ha il dovere di promuovere modelli esportabili. Questo è uno di quei modelli”. Il PDTA sarà applicato in tutte le unità operative dell’area critica del Policlinico di Bari e dell’ospedale Giovanni XXIII, con percorsi di formazione continua per il personale e verifiche periodiche per monitorare il rispetto degli standard previsti.
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