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Brindisi, confiscati beni per 3,5 milioni di euro a ex imprenditori

Condannati in via definitiva, nel febbraio del 2020, per gravi reati tra i quali estorsione in danno dei lavoratori, autoriciclaggio, lesioni colpose e falso

Pubblicato da: redazione | Mar, 22 Luglio 2025 - 09:12
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Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi, su delega della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di confisca definitiva di quote societarie, disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.

Il provvedimento ablativo in argomento, emesso dal Giudice dell’Esecuzione del Tribunale di Brindisi, rappresenta l’epilogo di una vicenda giudiziaria che ha coinvolto due noti imprenditori locali (tra loro coniugati) già titolari di società operanti nel commercio al dettaglio di mobili per la casa con diversi punti vendita dislocati nelle provincie di Brindisi, Lecce, Bari, Foggia, Matera e Milano, condannati in via definitiva, nel febbraio del 2020, per gravi reati tra i quali estorsione in danno dei lavoratori, autoriciclaggio, lesioni colpose e falso.

I successivi approfondimenti investigativi svolti dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi finalizzati alla confisca c.d. “allargata” ex art. 240-bis c.p., consistiti nell’esecuzione di indagini patrimoniali e finanziarie, nell’assunzione di sommarie informazioni e nell’acquisizione e disamina di ingente documentazione anche di natura bancaria, hanno consentito di ricostruire analiticamente gli investimenti effettuati dai condannati nel corso degli anni con i proventi derivanti dalle attività illecite e di rilevare, attraverso un’articolata attività di riscontro, il patrimonio direttamente e indirettamente nella disponibilità degli stessi, il cui valore è risultato sproporzionato rispetto alla capacità reddituale manifestata.

La confisca, eseguite dai Finanzieri, ha quindi permesso l’ablazione definitiva della ricchezza illecita accumulata negli anni dai due imprenditori e deriva dall’attuazione dell’obiettivo primario del Corpo della Guardia di Finanza di assicurare – attraverso lo svolgimento di indagini di natura economico finanziaria – l’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, che diversamente rimarrebbero nella disponibilità dei responsabili dei reati.

L’attività di servizio in rassegna testimonia l’elevata attenzione della Guardia di Finanza rivolta all’individuazione e alla conseguente aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie illecitamente accumulati, allo scopo di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, con l’intento di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica e favorirne il recupero a beneficio della collettività.

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