Il Comune di Bari ha affidato il servizio di sorveglianza archeologica per i cantieri situati in aree a rischio archeologico del territorio cittadino, come previsto dalla normativa vigente. L’incarico, della durata di quattro anni, è stato assegnato alla società Fabers Impresa Culturale S.r.l., che si è aggiudicata l’appalto con un ribasso sull’importo base di 139mila euro.
Le zone interessate riguardano soprattutto Bari vecchia, ma anche quartieri come il Murattiano, Santo Spirito, Ceglie del Campo e altre aree del Municipio IV, dove in passato sono stati rinvenuti insediamenti antichi. Il compito degli archeologi incaricati sarà di monitorare le attività di scavo e movimentazione terra, documentare eventuali ritrovamenti con fotografie, rilievi e relazioni, e procedere al recupero dei reperti seguendo le indicazioni della Soprintendenza, in modo da prevenire danni e tutelare il patrimonio storico della città.
L’accordo prevede l’impiego di due figure professionali: un archeologo di I fascia, responsabile delle attività di scavo e documentazione, e un archeologo di III fascia, che collaborerà nelle operazioni sul campo. I compensi saranno calcolati in base alle ore di lavoro effettive, secondo il prezziario della Regione Puglia 2025.
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