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Sanità in Puglia, l’appello ai candidati in corsa: “Basta promesse, servono fatti”

L'associazione Cas Art.32 ha chiesto un confronto sul tema: "Urge parlarne"

Pubblicato da: redazione | Lun, 3 Novembre 2025 - 15:19
medici repertorio medico

A meno di venti giorni dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, tra slogan logori e promesse che si ripetono a ogni tornata elettorale, l’associazione Cas Art. 32, nata per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, lancia un appello ai quattro candidati presidenti – Antonio Decaro, Luigi Lobuono, Sabino Mangano e Ada Donno – invitandoli a un confronto pubblico su un solo tema, considerato ormai urgente: la sanità pubblica pugliese.

“In campagna elettorale stiamo ascoltando di tutto – spiega Francesco Fragola, presidente dell’associazione – ma ci chiediamo se chi chiede il voto ai pugliesi sia davvero consapevole della situazione drammatica in cui versa la nostra sanità. A partire dalle liste d’attesa, che da anni tutti promettono di abbattere senza mai riuscirci. Per questo chiediamo ai candidati di uscire dai Palazzi e dagli studi televisivi, e di confrontarsi con i cittadini guardandoli negli occhi”.

Cas Art. 32 propone di scrivere insieme un documento condiviso, con interventi concreti e realizzabili, non l’ennesima raccolta di buone intenzioni. L’obiettivo: garantire una sanità più equa, accessibile e giusta, a partire da una corretta informazione e dalla tutela delle fasce più fragili. “Chi si candida a governare la Puglia – prosegue Fragola – deve avere il coraggio di impegnarsi pubblicamente per la salute dei pugliesi, senza ridurla a un tema da spot elettorale. Noi ascoltiamo le persone ogni giorno, conosciamo i loro problemi e possiamo offrire proposte reali: ma serve la volontà politica di trasformarle in azioni”.

Tra le richieste dell’associazione, oltre alla lotta effettiva alle liste d’attesa, anche una proposta simbolica ma potente: una legge regionale che obblighi ospedali, Asl e Cup a rendere visibile l’articolo 32 della Costituzione, affiggendolo negli spazi pubblici e inserendolo persino nei messaggi vocali dei centralini e sul portale “PugliaSalute”. “Non è solo un gesto simbolico – precisa Fragola – ma un modo per ricordare che il diritto alla salute è un principio costituzionale, non un favore o un privilegio”.

Infine, Fragola ha criticato l’atteggiamento di alcuni candidati al Consiglio regionale che, invitati a un incontro pubblico nel quartiere Libertà di Bari, hanno disertato l’appuntamento all’ultimo momento: “È grave che chi parla di welfare e partecipazione si sottragga al confronto con cittadini e avversari politici. Se questa è la politica che vuole governare la Puglia per i prossimi cinque anni, allora non è la Puglia che vogliamo noi”.

Foto repertorio

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