“I dati diffusi dall’Istat rappresentano un segnale d’allarme che non può essere ignorato: nel 2024 5,8 milioni di italiani hanno rinunciato a curarsi, pari al 9,9% della popolazione, contro i 4,5 milioni del 2023. È un aumento drammatico che conferma la profonda crisi del nostro Servizio Sanitario Nazionale.” Lo ha dichiarato negli scorsi giorni Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale di UGL Salute, commentando i dati illustrati dal presidente dell’Istat, Francesco Maria Chelli, nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Bilancio di Senato e Camera.
“La principale causa di rinuncia alle cure – sottolinea Giuliano – resta l’allungamento delle liste d’attesa, che denunciamo da anni come una vera emergenza nazionale. Apprezziamo l’impegno del Ministero della Salute per affrontare il problema, ma i risultati concreti ancora non si vedono. Serve un cambio di passo immediato: le difficoltà organizzative, la carenza di personale e le disuguaglianze territoriali continuano a lasciare milioni di cittadini senza risposte.”
“A tutto questo – aggiunge il Segretario – si sommano le crescenti difficoltà economiche delle famiglie e la mancata accessibilità delle strutture sanitarie, soprattutto nel Mezzogiorno. È inaccettabile che la possibilità di curarsi dipenda dal reddito o dal luogo di residenza.” “L’UGL Salute – conclude Giuliano – chiede alle istituzioni un intervento deciso per ridurre drasticamente i tempi di attesa, attraverso una programmazione efficace e un monitoraggio costante dei risultati. La salute è un diritto costituzionale: lo Stato deve garantire cure tempestive e accessibili a tutti, senza distinzione di territorio o di condizione economica.”
Foto Freepik