Siamo abituati a pensare ai social come al centro assoluto della nostra vita digitale: piattaforme onnipresenti, capaci di modellare gusti, conversazioni, perfino abitudini di acquisto. Oggi però qualcosa sta cambiando.
Mentre i social perdono potere e influenza, la televisione, sta recuperando terreno.
Sarà forse “stanchezza da feed infinito” o una trasformazione più sottile e profonda?
Secondo il Digital News Report 2024 del Reuters Institute, il consumo di contenuti e notizie tramite social è sceso del 5% tra gli utenti europei, con un calo particolarmente marcato nelle fasce tra i 25 e i 40 anni.
Parallelamente cresce la fruizione della TV considerata più affidabile, più rilassante e più adatta a un consumo “intenzionale”.
Nel 2024 il tempo totale dedicato alla visione televisiva (tra live, streaming e on-demand su schermi TV) è tornato a superare quello trascorso sui social in alcune fasce orarie serali. Non succedeva da anni.
I social non stanno certo sparendo, ma si stanno però trasformando in piattaforme più sociali e meno informative.
Diversi studi di settore indicano come la fiducia nei contenuti social sia in calo costante: l’ultimo rapporto di Pew Research Center evidenzia che meno del 30% degli utenti statunitensi considera i social una fonte di informazione affidabile, contro percentuali molto più alte attribuite a TV e piattaforme streaming editoriali.
Certamente, occorre sottolineare che la televisione non è più quella di dieci anni fa. Attualmente si serve di app, streaming personalizzato e interattività. E forse siamo forse davanti a un nuovo equilibrio: i social come luoghi di scoperta rapida, la TV come spazio di respiro e approfondimento.
Non più solo iper connessione, ma selezione. Il ritorno della TV nella nostra vita digitale è solo uno dei segni che raccontano come stiamo imparando, lentamente, a scegliere di nuovo.