Immagina di poterti sedere con la nonna scomparsa, di riascoltare la sua risata, di chiederle consigli sulla vita e ottenere risposte. Questa è la promessa di 2Wai, una nuova app che sta già facendo parlare (e discutere) mezzo web.
Cosa è quindi 2Wai? La startup con base a Los Angeles offre una tecnologia che consente di creare avatar realistici chiamati “HoloAvatar” a partire da pochi minuti di video di una persona reale. Secondo il sito, bastano 3 minuti di filmato per generare un avatar che può parlare, muoversi, e addirittura “ricordare” grazie ai ricordi che gli utenti gli forniscono.
Il co-fondatore di 2Wai, l’attore Calum Worthy ha descritto il progetto come un “archivio vivente dell’umanità, una storia alla volta”. A detta dei fondatori, l’avatar potrebbe: avere conversazioni in tempo reale, replicare la voce e lo stile di chi è stato “registrato”, avere un archivio emotivo con emozioni e ricordi della persona selezionata.
Esempio dell’app si è avuto per la prima volta attraverso uno spot virale postato da Worthy su X . Nel video, una donna incinta parla con l’avatar della madre defunta. Poi, la scena salta: il bambino nasce, cresce, torna a parlare con la “nonna digitale”. Alla fine, il messaggio dell’azienda: “Con 2Wai, tre minuti possono durare per sempre.”
Il video ha generato, ovviamente, un mix potente di emozione e inquietudine: per molti è una promessa di connessione eterna, per altri è una specie di episodio di Black Mirror diventato realtà.
Se l’idea è suggestiva, il dibattito etico è già agitato. Secondo alcuni esperti, ricreare qualcuno dopo la morte pone questioni serie. Chi ha il diritto di decidere sull’uso dell’immagine, della voce, dei ricordi di una persona che non può più dare il consenso? E poi altri ritengono che un’app come questa possa interferire col normale processo di elaborazione del lutto, creando dipendenze emotive o illusioni pericolose.
L’app è in versione beta su iOS, al momento. Dopo il video virale, molte persone si sono registrate: l’afflusso è stato tale che l’infrastruttura ha avuto qualche rallentamento.
2Wai non è solo un’app: è una sorta di esperimento culturale. È la tecnologia che tenta di riscrivere il rapporto tra vita, morte e memoria attraverso l’intelligenza artificiale. E come ogni grande esperimento, ha un prezzo, non solo economico, ma morale.