La Puglia dà un segnale forte a favore dei lavoratori del terziario, del commercio e del turismo. Oggi, alla sede di Confcommercio regionale, è stato firmato il nuovo Protocollo d’intesa con Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs. L’obiettivo è fermare il dumping contrattuale, quei contratti minori che comprimono salari, riducono tutele e penalizzano le imprese serie.
Secondo i firmatari, l’accordo punta a garantire lavoro dignitoso, stabile e di qualità. Leonardo Piacquaddio, segretario Fisascat Cisl Puglia, ha sottolineato come sia urgente riportare equità: “Il dumping è un problema patologico che stiamo cercando di smantellare. Vogliamo che la buona impresa e il buon lavoro possano finalmente crescere in Puglia”, ha detto, ricordando anche il richiamo del Presidente Mattarella contro i contratti collettivi pirata.
I numeri sono chiari: chi lavora con contratti minori percepisce mediamente 8.000 euro in meno all’anno rispetto ai colleghi con CCNL confederale. Ma il problema non è solo economico: permessi ridotti, welfare limitato, meno protezione in caso di malattia. Il risultato? Un impatto pesante anche sui conti pubblici, con oltre 500 milioni di euro di gettito fiscale mancanti stimati solo per il 2024.
Il Patto per il Lavoro nel Terziario vuole cambiare passo. Stabilità, diritti e tutele per i lavoratori, ma anche vantaggi per le aziende serie. Perché lavoratori più protetti sono anche cittadini più sicuri, consumatori più attivi e comunità più forte.
Con questo accordo, la Puglia prova a dare un nuovo volto al lavoro nei settori che trainano l’economia locale: equo, trasparente e finalmente rispettoso di chi ogni giorno mette professionalità e dedizione.