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Inchiesta sull’assunzione del boss all’Amiu, ascoltati due sindacalisti

Pubblicato da: Vincenzo Damiani | Mer, 22 Marzo 2023 - 08:59
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BARI – Si sposta sul fronte dei sindacati l’inchiesta sull’assunzione temporanea all’Amiu del boss Franco Diomede, l’azienda municipalizzata che si occupa di raccolta e gestione dell’immondizia urbana. La squadra mobile ha ascoltato, come persone informate dei fatti, due sindacalisti, si tratta di due persone che hanno seguito l’iter che ha portato 56 dipendenti di una società privata ad essere assorbiti dall’Amiu. Come già anticipato da Borderline24, tutto ruota attorno ad una deroga che avrebbe permesso a Diomede di essere assunto, un documento che viene citato espressamente nell’accordo firmato il 31 ottobre del 2013 tra Amiu e sindacati, ma di cui al momento non c’è traccia. Nel fascicolo d’indagine del pm della Dda, Roberto Rossi, al momento è finito il nome del presidente della municipalizzata, Gianfranco Grandaliano, ma presto l’inchiesta si potrebbe allargare. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vicenda si sarebbe sviluppata così: il 30 ottobre del 2013, un giorno prima della scadenza dell’appalto per la gestione e pulizia dei servizi igienici nel rione Carrassi, affidato sino a quel giorno ad una società privata, la giunta comunale chiede all’Amiu di subentrare all’azienda e di assorbire i 56 dipendenti. Questo perché non c’erano i tempi tecnici per svolgere una nuova gara di appalto. Così, il Comune fa una delibera ad hoc, mentre il 31 ottobre dello stesso anno tra l’Amiu e i sindacati viene raggiunto un accordo: nell’intesa viene inserita la cosiddetta “clausola sociale”, che obbliga la municipalizzata ad “assorbire” i lavoratori con almeno 4 mesi di anzianità. Tutti possedevano questo requisito tranne uno, il boss Francesco Diomede. Ma, secondo quanto sostenuto da Grandaliano durante il suo interrogatorio, i sindacati, in sede di trattativa, assicurarono che nel suo caso era stata accordata, in precedenza, una deroga che avrebbe garantito anche al capo clan di poter usufruire della clausola sociale. Questa presunta deroga viene citata testualmente nell’accordo tra Amiu e sindacati, ma in realtà non esiste. O meglio, al momento nessuno è stato in grado di esibire il documento originale alla Procura o alla polizia. Ecco perché la polizia, su delega del pm, ha deciso di ascoltare anche la versione dei sindacalistirnrn 

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