Un saluto a tutti voi cari centauri dal vostro Max Boccasile.rnOggi noi di Borderbike abbiamo deciso di dedicare la nostra rubrica alla sicurezza e precisamente al primo strumento di protezione che ogni motociclista deve indossare, il casco.rnrnLA STORIArnrn
Cromwell o Scodella (NON OMOLOGATO DAL 2000) rnrnPurtroppo nonostante non sia più omologato dal 2000, questo genere di casco è presente in molti store e ha una libera vendita al pubblico, lo riconoscete dalla vecchia omologazione riportata all’interno della calotta DGM (Direzione Generale Motorizzazione) .rnrn
Nonostante sia illegale da utilizzare in sella alle nostre moto, molti sprovveduti ne sono dotati e in caso di incidente di solito non hanno la possibilità di redimersi da questa scelta in quanto il più delle volte perdono la vita.rnrnNON COMPRATELO !!!rnrnJet e Demi Jetrnrn
Due caschi aperti, il primo con protezioni sulla nuca e sulle guance il secondo, privo anche di queste. E’ omologato ed è il più diffuso in quanto “comodo” da indossare. Non offre assolutamente nessuna protezione sulla mandibola, mascella e naso. Nell’omologazione questi modelli di casco sono identificati con la lettera J.rnrn rnrnIntegralernrn
Da considerarsi il miglior casco in assoluto, utilizzato nel motomondiale ha la più alta capacità di protezione rispetto a tutti gli altri prodotti presenti sul mercato. Se ne trovano di ogni materiale e costi. Partendo da quelli in policarbonato per finire a quelli in carbonio “puro”.rnrn
Nota bene: Che sia in policarbonato o in carbonio, questo genere di casco se omologato (ce ne sono anche di non omologati in circolazione) ha la stessa resistenza agli urti, ciò che cambia e ne fa lievitare anche di molto il prezzo è il suo peso, ovviamente meno pesa più comodo sarà da indossare durante i lunghi tragitti e più costerà. Nell’omologazione questi modelli di casco sono identificati con la lettera P.rnrnModulare o CrossoverrnrnMolto diffuso tra gli amanti delle moto da turismo, è un vero e proprio casco integrale ma può essere anche aperto sulla parte anteriore tramite una mentoniera fissata con due perni all’altezza delle tempie.rnrnrnrnIl crossover al contrario del modulare non può ruotare la mentoniera ma può semplicemente staccarla in maniera tale da trasformare il casco integrale in un vero e proprio Jet ma con livelli di protezioni sulla nuca e sulle guance ben più alti.rnrn
Bisogna però far attenzione ad un piccolissimo dettaglio, i caschi modulari tranne alcune eccezioni possono essere utilizzati in marcia solo “chiusi” se nell’omologazione riportano la lettera P, se invece nel tagliandino di omologazione riportano la doppia dicitura P/J possono essere utilizzati in marcia anche “aperti”.rnrn rnrn
rnrnAltro particolare importante da osservare nell’acquisto di un casco è il sistema di chiusura. I più diffusi sono due:rnrnChiusura micrometrica e doppia D. La prima di solito è molto commerciale e affida la chiusura del nostro casco a un semplice incastro tra due elementi in ABS o più comunemente plastica…Va bene, è omologata ma non è il top.rnrnrnrn
La seconda è di pura derivazione pista. La chiusura del casco è affidata ad una cinghia dello stesso materiale utilizzato per fabbricare le cinture di sicurezza, che viene fatta passare attraverso due asole in acciaio a forma di lettera D appunto, il tutto viene poi fermato da una semplice clip in plastica fissata sul cinturino copricinghia per una mera comodità e per evitare che lo stesso cinturino svolazzi in maniera fastidiosa durante la marcia. Vi consiglio la seconda soluzione, un po’ più lunga da attuare in fase di apertura e chiusura del casco, ma di gran lunga più sicura.rnrn
L’ultima considerazione che vorrei fare prima di salutarvi è sulle visiere. In commercio ce ne sono di ogni tipo, forma e colore. Vi ricordo che le uniche omologate sono quelle trasparenti, mentre alcune aziende fanno passare l’omologazione a dei modelli fumé (50% di fattore oscurante). Come sui caschi anche sulle visiere esiste un codice di omologazionernrnOra sapete tutto quello che c’è da sapere sul vostro casco, nel prossimo articolo parleremo della sua manutenzione, per ora non mi resta che augurarvi una buona strada cari centauri e darvi appuntamento alla prossima avventura virtuale di borderbike !!!




