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Troppi incidenti e cavi del gas tranciati per errore dagli operai che si stanno occupando della fibra ottica. Da via Vassallo a via Camillo Rosalba: in alcuni casi è stato necessario l’intervento dei vigili urbani per la chiusura delle strade. Da qui la decisione, al termine di una riunione con i responsabili delle imprese, di sospendere in via temporanea i lavori di Open Fiber.

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Già nelle scorse settimane l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso aveva più volte richiamato l’azienda alla massima attenzione nell’esecuzione dei lavori, anche in virtù dell’organizzazione concordata tra Enel e Amgas che prevede l’esecuzione con “scavo a mano” dei tratti di trincea a ridosso delle tubazioni del gas, evitando così che il sopraggiungere dei macchinari speciali tipo “Vermeer” impiegati nello scavo delle minitrincee potesse interferire e danneggiare le tubazioni del gas.

Il provvedimento assunto ieri riguarda nel dettaglio la sospensione immediata delle lavorazioni di scavo, mentre autorizza la prosecuzione sia dei ripristini delle strade nelle zone già interessate dagli interventi sia di infilaggio della fibra all’interno dei cavidotti posati.

Ripristino dell’asfalto

Già nelle prossime ore si procederà con il ripristino definitivo dei tratti di viabilità che saranno percorsi dalle delegazioni del G7 – orientativamente il ponte Adriatico, tutto il lungomare Vittorio Veneto e la zona del Castello svevo. Contemporaneamente si lavorerà anche nell’altra zona della città interessata dai lavori per la fibra ultraveloce, che sta procedendo in due grandi blocchi, uno tra ferrovia e mare, l’altro tra ferrovia ed entroterra.

“Nella lettera inviata ieri – commenta l’assessore Giuseppe Galasso – abbiamo chiesto ad Enel una relazione dettagliata sui lavori svolti e sugli accorgimenti che intende adottare in futuro, e abbiamo chiesto anche che venga sottoscritto un accordo con Amgas sulle modalità operative necessarie per la ripresa dei lavori.  Lo stop dei lavori è tanto più necessario se si considera che ad oggi, degli 800 chilometri di rete di scavi previsti nell’ambito del progetto Open Fiber, sono stati realizzati circa 160 chilometri, pari al 20% del totale, e dunque è imprescindibile un chiarimento che ratifichi una volta per tutte gli aspetti organizzativi e le relative responsabilità”.


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