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Bari, residenti e studenti si improvvisano contadini: a Poggiofranco nasce il primo orto urbano

Pubblicato da: redazione | Gio, 25 Gennaio 2018 - 06:15

Un orto urbano nel cuore di Poggiofranco. A realizzarlo l’associazione di promozione sociale “Parco Domingo Comunità Empatica e Sostenibile” che ha sottoscritto un accordo con il municipio.

Si chiamerà  “Orto Domingo”, il primo orto urbano sul suolo pubblico della città. Sorgerà su una superficie di circa 11.500 metri quadrati, con un perimetro di circa 600 metri: l’area destinata alle attività dell’orto urbano si estende per circa 4.000 metri quadrati.

Le attività che saranno realizzate a suo interno saranno finalizzate a:

  • ·valorizzare le competenze della popolazione residente, delle tradizioni culturali e delle risorse territoriali con lo scopo di soddisfare i bisogni della comunità locale,
  • ·creare percorsi di cittadinanza attiva: occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione dell’ambiente urbano; sensibilizzare i cittadini, singoli o aggregati in gruppi o associazioni, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare il territorio comunale attraverso processi di autogestione del patrimonio comunale;
  • ·stimolare e accrescere il senso di appartenenza alla comunità promuovendo la costituzione di cooperative di comunità;
  • ·recuperare spazi pubblici con finalità sociali e di miglioramento anche estetico del paesaggio urbano;
  • ·soddisfare la domanda sociale di “paesaggio” e promuovere l’attività fisica;
  • ·promuovere il consumo e la diffusione di prodotti biologici, naturali, eco-compatibili, attraverso il sostegno dei piccoli produttori stabilendo con essi rapporti diretti che garantiscano un’equa rimunerazione;
  • ·promuovere prodotti eco-compatibili e le relative tecniche di produzione e uso e iniziative “rifiuti zero”;
  • ·sviluppare strumenti, anche in chiave “Smart City”, di democrazia diretta con cui i cittadini possano decidere direttamente come investire parte del bilancio comunale.

“Dopo una complessa attività istruttoria, che ha coinvolto diverse ripartizioni del Comune, e grazie alla proficua collaborazione con l’associazione Parco Domingo – commenta il presidente del Municipio, Andrea Dammacco – è stato finalmente possibile concedere, attraverso lo strumento della “adozione”, una vasta area di proprietà pubblica nella quale sarà realizzato un grande orto urbano innovativo. Il recupero di questo grande spazio pubblico con finalità sociali che sarà realizzato dall’associazione ha già destato grande interesse all’interno delle scuole nelle vicinanze dell’area, pronte ad aderire all’iniziativa con progetti strutturati in tema di sostenibilità e scambio intergenerazionale”.

All’avvenuta concessione dell’area sarà attivato un accordo quadro con Coldiretti per la valorizzazione e l’impiego di semi antichi e la costituzione di un gruppo di acquisto solidale che possa rifornirsi da produttori di suoli confiscati alla criminalità.

A tal proposito l’amministrazione comunale sta lavorando alla creazione di una “rete ecologica” che connetta tipologie diverse di aree verdi: giardini storici, parchi attrezzati, aree al margine tra città e campagna, vere e proprie “infrastrutture verdi”, come le lame ma anche filari di alberi lungo i viali e le aiuole spartitraffico, che rappresentano a tutti gli effetti un capitale naturale dai cui benefici dipende la qualità della vita delle comunità locali.

 “Già in questi anni – spiega l’assessore all’Urbanistica, Carla Tedesco – sono state portate avanti alcune sperimentazioni importanti realizzate non solo con le procedure ordinarie dei lavori pubblici, ma anche grazie alla capacità di azione di associazioni e cittadini. A questo si riferiscono operazioni come quella del Parco Gargasole, all’interno della ex caserma Rossani, che, attraverso i fondi PAC, replicheremo in altre aree dei municipi attraverso la Misura “Rigenerazioni creative”, finanziata per 500.000 euro che stiamo definendo e che serviranno a finanziare azioni simili sugli oltre 300 ettari di suoli per lo più ceduti nell’ambito di piani di lottizzazione come aree per servizi che non sono stati realizzati”.

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