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Pensionato morto a Manduria, un mese prima denunciò alla polizia la baby gang: “Mi picchiano”

Pubblicato da: redazione | Lun, 6 Maggio 2019 - 09:15
Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra un momento dell'operazione che ha permesso di eseguire provvedimenti di fermo nei confronti di otto persone, di cui sei minori, della cosiddetta "Comitiva degli Orfanelli", considerata responsabile del pestaggio di Antonio Cosimo Stano, il 65 enne deceduto il 23 aprile scorso dopo essere stato picchiato e bullizzato da una baby gang a Manduria. I reati che la Procura contesta ai fermati sono quelli di tortura e sequestro di persona.

Il 14 marzo 2019 Antonio Stano, il pensionato di 66 anni morto il 23 aprile scorso e vittima delle torture di una banda di bulli a Manduria, fu raggiunto a casa dall’equipaggio di una pattuglia di polizia al quale riferì di essere vittima delle angherie della gang criminale. E’ quanto emerge dagli atti dell’indagine. «Alle ore 22.43 circa – è riportato negli atti – personale dipendente (del commissariato di polizia di Manduria, ndr), nell’ambito della consueta attività di prevenzione e controllo del territorio, su disposizione della locale sala operativa, si portava in questa via San Gregorio Magno numero 8», dove viveva il 66enne e dove i bulli passavano il tempo a pestarlo.

«Gli operanti sul posto – continua la relazione inviata alle Procure ordinaria e minorile – venivano avvicinati da Antonio Cosimo Stano, un uomo anziano che vive da solo, il quale riferiva loro di essere, già da diversi giorni, costantemente oggetto di vessazioni, angherie, percosse ed aggressioni ad opera di alcuni giovani ignoti». Per i pestaggi e le torture subite da Stano sono in carcere sei minorenni e due maggiorenni.

Il successivo documento che parla delle aggressioni è del 5 aprile, giorno in cui viene presentata la denuncia scritta firmata da sette residenti nella via in cui viveva Stano e dal parroco della chiesa San Giovanni Bosco, don Dario De Stefano.

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