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“Ripensare gli spazi della città come aree di studio”: l’appello degli studenti universitari di Bari

Pubblicato da: redazione | Dom, 5 Luglio 2020 - 14:00

“Mentre si stanno definendo le modalità di riapertura delle biblioteche e delle sale lettura universitarie, a seguito delle nostre richieste in entrambi gli Atenei, come studenti e studentesse riteniamo necessario iniziare a ragionare sugli spazi cittadini”.

A parlare è Savino Ingannamorte, coordinatore dell’associazione studentesca Link Bari che, tramite una nota ufficiale, ha sottolineato come per la ripartenza della società sia necessario un piano di investimenti strutturali che punti ai luoghi della socialità di Bari come spazi dedicati anche e soprattutto agli studenti. Un’esigenza che nasce dal desiderio di un modello di città “in cui l’università e i luoghi della formazione assumano un ruolo centrale nella ripartenza dalla crisi economica – prosegue Ingannamorte – Il tutto, per un modello di sviluppo sostenibile per tutti e che faccia della ricerca pubblica e dell’accesso alla conoscenza delle priorità”.

Una richiesta, quella degli studenti di Link, a cui fa sponda Zona Franka-Rete della Conoscenza Bari: “A partire dai bisogni della comunità studentesca e da come viviamo e vorremmo attraversare la città, vogliamo portare delle proposte che rendano gli spazi urbani più accessibili a tutta la popolazione. Così come noi abbiamo bisogno di spazi per studiare e in generale per la nostra formazione, non vogliamo che da questi siano escluse tutte quelle persone che invece cercano luoghi di socialità che non siano attività commerciali – spiega Carolina Velati, coordinatrice dell’associazione – Per questo motivo oggi abbiamo presentato una richiesta all’amministrazione comunale della Città di Bari per predisporre dei nuovi spazi della città (tra quelli in disuso) fruibili per studenti e studentesse, come nuove aule studio o zone attrezzate all’aperto, oltre alla riapertura delle biblioteche e sale lettura comunali”.

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