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Bari, studio del Politecnico per un ospedale mobile: “Diagnostica immagini anche per Covid”

Pubblicato da: redazione | Gio, 15 Aprile 2021 - 19:00

E’ mobile e porta con sè, in un concentrato, tutte le capacità e le caratteristiche tecnologiche di intervento e assistenza di un ospedale. Può comporsi di più moduli, costruiti con materiali eco-sostenibili, riconfigurabili, collegati tra loro secondo le necessità. Rappresenta la soluzione di pronto intervento in aree geografiche e in situazioni di necessità o emergenze sanitarie, come quella in corso, eventi straordinari, terremoti, flussi migratori. Può trovare applicazione nel pronto intervento, diagnosi, chirurgia e post-operatorio. (video in basso)

Trae origine da un progetto, denominato, SOS (Smart Operating Shelter) di durata triennale che ha visto la partecipazione di otto partners pubblici e privati. Questi sono: R.I. Group Spa, (Trepuzzi), Politecnico di Bari, ENEA CR Brindisi, consorzio CETMA (Brindisi), Protom Group spa (Bari e Napoli), Ena Consulting srl (Bari), Me.Spo s.n.c. (Castellana Grotte), Kinema srl (Modugno).

Le attività di ricerca e sviluppo hanno riguardato, in particolare, lo studio, la progettazione e lo sviluppo prototipale di una unità operatoria mobile modulare ed ecosostenibile (costruita a Trepuzzi, presso R.I. Group spa), che risponde alla necessità di offrire un presidio fruibile in breve tempo, anche in scenari emergenziali.

I servizi consentiti direttamente nei luoghi di necessità, anche se lontani dagli ospedali territoriali, sono finalizzati al supporto alla diagnosi clinica e alla chirurgia guidata. Il presidio progettato, se installato nelle prossimità di ospedali, può anche garantire continuità di funzionamento nelle situazioni di momentanea inagibilità degli stessi, oppure in condizioni impreviste di particolare carico di richiesta di servizi alla popolazione, vedi ad esempio l’attuale situazione pandemica.

La soluzione prototipale realizzata ha come principale caratteristica la mobilità, la riconfigurabilità e la impiantistica di sicurezza che garantisce sin dalle fasi di messa in esercizio della struttura la corretta manutenzione ordinaria, il continuo monitoraggio e il controllo del mantenimento di condizioni di esercizio di tipo ambientale, sanitario, energetico e funzionale.

Di particolare importanza, per l’innovatività del prototipo realizzato, risultano le soluzioni progettate e implementate direttamente dal gruppo di lavoro del Politecnico di Bari che ha contribuito al progetto con il gruppo scientifico di Bioingegneria coordinato dal prof. Vitoantonio Bevilacqua.

Le attività specifiche di questo gruppo hanno riguardato lo studio e la implementazione di tecniche di diagnostica intelligente per offrire servizi innovativi anche per la gestione delle necessità nel mutato contesto della pandemia. Tra queste l’elaborazione di immagini mediche, la diagnostica medica operatoria e la ingegneria clinica funzionale alla struttura.

Nello specifico, infatti, le attività di sviluppo di sistemi intelligenti di supporto alle decisioni basati su immagini medicali hanno consentito di poter disporre di servizi abilitanti il teleconsulto, la telemedicina per finalità diagnostiche e operatorie e la progettazione e la implementazione di interfacce specifiche di acquisizione ed elaborazione dati hanno consentito facilmente di proporre non soltanto una nuova cartella sanitaria utile per il triage del sospetto COVID, ma anche servizi di training e manutenzione innovativi.

Con particolare riferimento a questo ultimo aspetto, il gruppo di lavoro del Politecnico ha proposto e poi realizzato, in forte sinergia con il partner Protom Group, sia sistemi immersivi basati su realtà virtuale per rispondere velocemente all’implementazione di nuove procedure di sicurezza negli ambienti di lavoro e di training degli operatori sanitari, sia applicazioni basate su realtà aumentata per supportare a distanza le attività di manutenzione anche di personale non specializzato disponibile in loco.

Le attività del progetto SOS – “Smart Operating Shelter”, cofinanziato dalla Regione Puglia attraverso il Bando Innonetwork, valore del finanziamento: 1,5 milioni di euro, hanno avuto inizio il 19 giugno 2018 e si sono concluse lo scorso 18 marzo 2021. I soggetti beneficiari del finanziamento, costituiti in ATS, hanno competenze multidisciplinari e sono: R.I. S.p.A. (capofila), Politecnico di Bari, Consorzio Cetma, Enea, Protom Group S.p.A., Kinema s.r.l., Ena Consulting s.r.l. e Mespo s.n.c.. Il progetto ha visto la composizione di un comitato tecnico scientifico costituito da: dott. Savino Arbore (Responsabile Scientifico di Progetto), dott. Cosimo Tafuro (R.I. S.p.A), prof. ing. Vitoantonio Bevilacqua (Responsabile Scientifico per il soggetto beneficiario Politecnico di Bari), dott. Ubaldo Spina (CETMA), dott.ssa Vincenza Luprano (ENEA CNR – Brindisi).

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