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Tumori al pancreas, arrivano 950 mila euro per lo sviluppo del vaccino

Pubblicato da: redazione | Ven, 6 Gennaio 2023 - 17:00

Dai fondi del Pnrr arriva all’ospedale Molinette di Torino un finanziamento di 950 mila euro per il vaccino 2.0 a Dna per la cura del tumore al pancreas. Il progetto è coordinato da Francesco Novelli, professore ordinario di immunologia e direttore del dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute dell’Università, è stato sviluppato con il sostegno della Fondazione ricerca Molinette onlus e sarà condotto insieme all’Unità del Policlinico Giaccone di Palermo, guidato da Serena Meraviglia. Lo scopo è validare Eno3pep come vaccino di seconda generazione, virtualmente somministrabile a tutti i pazienti con tumore pancreatico.

Il brevetto, già depositato, si intitola “un vaccino a DNA di seconda generazione codificante per le sequenze immunodominanti di alfa-enolasi per la cura del tumore del pancreas”. Il finanziamento metterà il Consorzio di Ricerca in condizione di completare un percorso di ricerca traslazionale svolto presso l’ospedale Molinette e ottenere l’autorizzazione ministeriale per lo studio clinico del vaccino, rendendolo così “sicuramente più appetibile – si legge in una nota dell’Università subalpina – per molti investitori dell’industria farmaceutica e biotech.

 “Da anni – spiega l’Ateneo – il laboratorio del professor Novelli studia la relazione tra il sistema immunitario ed il tumore pancreatico, uno tra i tumori più aggressivi e letali. Questi studi hanno portato all’identificazione di una proteina iper-espressa nel tumore del pancreas, l’alfa-enolasi, capace di scatenare nei pazienti con tumore pancreatico sia una risposta anticorpale sia l’attivazione di linfociti T anti-tumore. Questa proprietà immunostimolante ha suggerito lo sviluppo di un vaccino a DNA, codificante l’intera sequenza di alfa-enolasi che si è rivelato efficace, ed in maggior misura in combinazione con la chemioterapia, nel ritardare la progressione del tumore pancreatico in modelli animali, senza tuttavia eradicarlo del tutto.

Allo scopo di aumentare l’efficacia terapeutica del vaccino, il gruppo del professor Novelli ha sviluppato un vaccino a Dna di seconda generazione, selezionando solo alcune sequenze dell’intera alfa-enolasi aventi la capacità di stimolare una più forte e sostenuta risposta anti-tumore (ENO3PEP). In modelli animali il vaccino ENO3PEP si è rivelato più efficace e potente rispetto a quello di prima generazione nel bloccare la progressione del tumore e nello scatenare una risposta immunitaria anti-tumore”.

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