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Bari, gol in fuga. Magalini e De Laurentiis sfidano la realtà

Soltanto 22 le reti realizzate sino ad ora dai biancorossi. Urgono rinforzi in attacco soprattutto dopo l'infortunio di Novakovich

Pubblicato da: Nicola Lucarelli | Lun, 13 Gennaio 2025 - 17:35

“Non credo che servano attaccanti a quest’organico. È riduttivo dire che occorra una punta al Bari; faremo ciò che si potrà nei modi giusti.” Parole e musica (si fa per dire) del direttore sportivo del Bari, Giuseppe Magalini, nel post-partita di Bari-Spezia. Dichiarazioni che stridono con quanto visto in questa prima parte di campionato e, soprattutto, nell’ultima gara pareggiata dai biancorossi contro una Reggiana in dieci per tutto il secondo tempo. Sicuramente tutta la squadra poteva fare di più contro la compagine emiliana, ma se il primo tiro in porta è arrivato al minuto 96 con Bellomo, qualcosa vorrà pur significare.

D’altronde, i numeri non sbagliano mai e ci parlano di un Bari che, fino a questo punto del torneo, ha realizzato solo 22 reti. Peggio hanno fatto solo Reggiana (21), Salernitana e Sudtirol (20), Cosenza (21), Carrarese (18), Frosinone e Cittadella (17), tutte squadre che occupano la parte bassa della classifica. Se poi andiamo ad analizzare nel dettaglio lo score realizzativo degli attaccanti biancorossi, notiamo come il miglior marcatore dopo 21 gare sia Lasagna con 4 reti, seguito da Novakovich con 3 e Favilli con 1. Ma non solo: gli attaccanti del Bari non segnano un gol su azione da circa due mesi.

Numeri ben noti alla dirigenza del Bari, così come al tecnico Longo, che nelle settimane scorse ha dichiarato di pretendere di più dai propri attaccanti. Ma la “storia realizzativa” delle punte biancorosse è chiara e, per motivi diversi, in organico non ci sono attaccanti da ‘doppia cifra’. Anzi, lo stesso trainer dei galletti, soffermandosi su Lasagna, ha dichiarato, alla vigilia della partita contro la Reggiana, che, se avesse concretizzato tutte le occasioni che ha avuto a Bari, probabilmente non l’avremmo visto con la maglia biancorossa. Concetto chiaro, noto e che non fa una piega.

Ma la necessità di reperire attaccanti prolifici diventa un obbligo dopo l’infortunio occorso a Novakovich proprio nell’ultimo turno di campionato. Il centravanti statunitense è uscito dal terreno di gioco nella ripresa per un problema al collaterale. Oggi, l’attaccante si sottoporrà agli esami clinici per verificare l’entità dello stop muscolare, sebbene mister Longo, nel post-gara di Reggiana-Bari, abbia rassicurato sulle sue condizioni: Novakovich potrebbe saltare qualche partita.

Intanto, il calciomercato è aperto da qualche giorno, ma di ufficialità nemmeno l’ombra. L’unica operazione conclusa è il ritorno di Sgarbi al Napoli, mentre altre operazioni sono in stand-by, come quella relativa alla cessione del difensore Matino. Per l’attacco, si sono fatti i nomi di Vido della Reggiana e Tumminello del Crotone, mentre Lagumina si è accasato al Cesena, allenato dall’ex tecnico biancorosso Mignani. Insomma, nomi che non esalterebbero la tifoseria biancorossa.

Ovviamente, l’eventuale arrivo di uno o più attaccanti è strettamente legato al budget che i De Laurentiis metteranno a disposizione di Magalini. Ma si scopre l’acqua calda se si aggiunge che le risorse saranno minime, come ormai risaputo da tempo. Ancora una volta, il direttore sportivo biancorosso dovrà fare affidamento sulle sue idee e su ciò che offrirà il calciomercato, nella speranza di non ritrovarci un nuovo Puscas…

(foto ssc bari)

 





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