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Morì sul lavoro a bordo di una nave in Pakistan: nessuna autopsia per il molese Sebastiano Brunetti

Ad un mese dalla tragedia il ricordo dei familiari: "Un ragazzo generoso e molto amato dalla sua comunità"

Pubblicato da: redazione | Ven, 12 Settembre 2025 - 11:42
Sebastiano Brunetti

È ormai trascorso un mese dalla tragedia che ha colpito la comunità di Mola di Bari con la tragica morte di Sebastiano Brunetti, 36 anni, deceduto in Pakistan in un infortunio sul lavoro. Il giovane marittimo, imbarcato come giovanotto di coperta, stava svolgendo delle normali mansioni di routine a bordo, quando è stato improvvisamente travolto e schiacciato da un carico di lamiere, che non gli ha lasciato scampo.

A differenza di quanto riportato subito dopo l’accaduto, non è stata disposta alcuna autopsia: la famiglia ha potuto dare l’ultimo saluto a Sebastiano in una cerimonia partecipatissima, segno tangibile dell’affetto e della stima di un’intera comunità.

Sebastiano Brunetti era un lavoratore instancabile: restava lontano da casa anche per lunghi periodi, quattro o cinque mesi alla volta, e quando rientrava trascorreva il tempo con i suoi cari, dedicandosi ad attività di beneficenza e vivendo a pieno la sua terra. Una vita semplice e generosa, spezzata troppo presto.

La sua vicenda si inserisce nel drammatico contesto delle morti sul lavoro, una piaga che non risparmia neppure chi presta servizio lontano dall’Italia. Come ormai tristemente noto dai freddi numeri che sentiamo, ogni anno centinaia di lavoratori perdono la vita nello svolgimento delle proprie mansioni: tragedie che non possono essere ridotte a mere fatalità, ma su cui serve sempre più impegno nella formazione e soprattutto nella prevenzione.

La famiglia Brunetti, tramite l’Area Manager per la Puglia e il Molise Sabino De Benedictis, si è rivolta a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nelle valutazioni delle responsabilità penali e civili. I congiunti, chiedono prima di tutto che sia fatta chiarezza sull’incidente, e – nel ricordare Sebastiano – vogliono lanciare un appello, affinché la sicurezza dei lavoratori diventi finalmente una priorità concreta. Commenta così, Sabino De Benedictis, consulente personale della famiglia: “Mi sono trovato dinnanzi ad una tragedia immane che ha colpito la famiglia Brunetti, improvvisamente devastata dalla perdita del caro Sebastiano deceduto a seguito di un infortunio sul lavoro. Mi ha colpito la loro dignità nell’affrontare questo tragico evento anche in relazione al fatto che il padre ha svolto in passato lo stesso lavoro del figlio.

Il povero Sebastiano era un ragazzo che nonostante passasse tanto tempo della sua vita in mare, era molto conosciuto e stimato nella comunità di Mola di Bari per la sua generosità, altruismo nell’ aiutare le persone deboli e lascia un vuoto incolmabile sia nella sua famiglia, che in tutta la comunità molese”.

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