Bari continua a muoversi verso una mobilità più sostenibile, con l’obiettivo di ridurre traffico e inquinamento e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Secondo un’elaborazione dell’Osservatorio Mobilità Urbana su base dati Comune di Bari, nel 2024 il 23% degli spostamenti cittadini avveniva tramite mezzi pubblici, mentre il 18% attraverso biciclette e monopattini condivisi. Nonostante il dato sia in crescita rispetto al 20% complessivo del 2023, la percentuale di spostamenti con auto private resta alta, pari al 59%, evidenziando la necessità di interventi mirati per incentivare forme di trasporto più sostenibili.
Crescita dei mezzi condivisi e della mobilità ciclabile
Il numero di biciclette condivise in città è passato da 1.200 unità nel 2023 a oltre 1.500 nel 2024, con un incremento del 25%. Allo stesso modo, i monopattini elettrici disponibili in condivisione sono cresciuti del 30%, raggiungendo le 1.300 unità. La rete ciclabile cittadina, che nel 2023 contava 58 chilometri di piste, ha raggiunto nel 2024 i 66 chilometri, con interventi concentrati soprattutto nei quartieri centrali e nelle direttrici che collegano il centro ai principali poli universitari e lavorativi.
Obiettivi e sfide
Il Comune di Bari ha fissato l’obiettivo di portare al 30% la quota degli spostamenti sostenibili entro il 2030. Un traguardo ambizioso che richiederà investimenti mirati nella mobilità pubblica, nell’integrazione tra bus, treni regionali e piste ciclabili, e una crescente sensibilizzazione dei cittadini. L’esperienza di altre città italiane mostra come, per raggiungere risultati concreti, sia necessario combinare infrastrutture adeguate, incentivi economici e campagne informative.
Bilancio territoriale
Tra le zone più virtuose, secondo i dati 2024, figurano il quartiere Murat e la zona Picone, dove oltre il 30% degli spostamenti avviene senza auto privata. Quartieri periferici come Carbonara e Ceglie del Campo registrano invece una percentuale più bassa, intorno al 15%, evidenziando la necessità di interventi mirati per ridurre il gap tra centro e periferia.